Spoleto, tassa di soggiorno per Don Matteo: qualcuno storce il naso

Con la tassa di soggiorno il Comune di Spoleto intende finanziare le riprese della quattordicesima stagione di Don Matteo. Infatti,  le previsioni per l’anno corrente fatte dagli uffici del comune prevedono un introito di circa 380 mila euro. Un capitolo di bilancio dal quale l’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Sisti prevede di prendere i 135 mila euro necessari per soddisfare il cast e la troupe della Lux Vide. Una scelta che in città non tutti condividono anche perché resterebbero soltanto 245 mila euro per il resto delle iniziative turistiche e culturali. Dei duecentoquarantacinque mila euro 75 mila sarebbero destinati ai musei della città, 65 mila per i grandi eventi, 65 mila per la promozione turistica, 40 mila per il cofinanziamento info mobilità e 8 mila per la gestione dell’imposta di soggiorno. La tassa di soggiorno è un’imposta applicata su chi soggiorna in strutture ricettive alberghiere o extra alberghiere. Molte volte è stata al centro di polemiche perché, oltre a rappresentare l’ennesimo balzello, non sempre il gettito viene destinato a finanziare interventi in materia di turismo. Almeno questo è ciò che denunciano alcuni operatori del settore. A Spoleto la tassa di soggiorno varia da struttura a struttura: si va dai 2,50 euro a notte a persona per gli hotel a 4 stelle a 1,30 euro per gli alberghi ad una stella. Per una notte in una struttura agrituristica  la tassa è di 1,30 euro a persona mentre nelle contry house, ostelli, appartamenti per vacanze è di 1,50 euro. Resta il fatto che dovunque gli albergatori non la digeriscono proprio, così come i turisti che il più delle volte piegano la bocca in una smorfia per mostrare disapprovazione. Dieci anni fa, a Perugia, gli albergatori del capoluogo umbro occuparono addirittura l’aula del Consiglio comunale chiedendo la sospensione della tassa di soggiorno. Ormai, si sono un pò tutti messi l’anima in pace ma chiedono alle rispettive amministrazioni comunali di spendere bene le risorse, utilizzandole soprattutto per promuovere il turismo. A Spoleto, gli amministratori comunali, hanno deciso di puntare di nuovo su Don Matteo penalizzando magari altre iniziative. C’è chi è contento e approva, c’è chi invece storce il naso. Ma questa non è una novità.