Quarta giornata del Festival Internazionale del Giornalismo 2023
Quarta e penultima giornata del Festival Internazionale del Giornalismo 2023 – XVII edizione (19-23 aprile 2023 / Perugia), tra appelli per la liberazione del giornalista americano Evan Gerskovich, premi Pulitzer, eroi della libertà di stampa, giornalisti russi perseguitati e diritti delle donne.
Sabato 22 aprile voce ai giornalisti russi costretti a lavorare in esilio perché perseguitati dalla repressione del dissenso messa in atto da Putin. A ijf23 sono attese infatti le testimonianze di Tikhon Dzyadko caporedattore di Dozhd (TV Rain), unica emittente televisiva indipendente in Russia, chiusa dalle autorità del Cremlino nel 2022 e oggi con licenza di trasmettere dall’Olanda; e Ivan Kolpakov, co-fondatore e redattore capo diMeduza, la più grande realtà mediatica russa indipendente dichiarata ‘agente straniero’ dalle autorità russe e per questo costretta a lavorare dalla Lettonia.
#ijf23 ospita quest’anno un autentico eroe della libertà di stampa, Carlos Dada vincitore del premio IPI-IMS World Press Freedom Hero 2022, già premio Anna Politkovskaja 2012. Pioniere del digitale, cofondatore del sito di informazione El Faro, il giornalista in El Salvador affronta enormi pressioni da parte del governo ed è bersaglio delle organizzazioni criminali per le sue coraggiose inchieste.
Sempre a proposito della libertà di stampa interviene al ijf23, il Premio Pulitzer Ronan Farrow, tra i produttori del documentario ‘Endangered’ targato HBO.
Un cognome importante, un passato da bambino prodigio e oggi giornalista investigativo tra i più celebri d’America, Farrow si è distinto per le sue inchieste sul New Yorker che hanno svelato al mondo gli abusi sessuali di Harvey Weinstein e rivelato di alcuni pagamenti di Donald Trump in cambio di silenzio, tra cui quello all’ex modella di Playboy Karen McDougal.
Un altro giornalista americano, in cella da due settimane su mandato di Putin con l’accusa di spionaggio, è al centro dell’incontro fuori programma #IStandWithEvan: Free Evan Gerskovich. Intervengono la direttrice del Wall Street Journal Emma Tucker, la presidente del Committee to Protect Journalists, Jodie Ginsberg, i giornalisti del WSJ Gordon Fairclough, Shazna Nessa, il giornalista del Washington Post Jason Rezaianche nel 2014 è stato arrestato in Iran e rimasto in galera per 544 giorni.
Sul tema della libertà di informazione sotto attacco del potere anche in l’Italia se ne parla con Corrado Formigli in dialogo con lo scrittore Roberto Saviano, imputato al Tribunale di Roma con l’accusa di diffamazione nei confronti di Giorgia Meloni.
Al grido di donne, vita, libertà, #ijf23, l’attenzione si sposta su Iran e Afganistan con le testimonianze di chi porta sulla propria pelle gli abusi della cultura patriarcale e di chi la combatte, con la rifugiata afghana in Italia Aqela Sadet e l’attivista Pegah Moshir Pour. Realtà lontane che una delle più brave giornaliste italiane ci racconta da anni con rigore ed empatia, facendoci alzare Lo sguardo oltre il confine, come il titolo dell’incontro in programma con Francesca Mannocchi autrice di splendidi reportage su guerre, immigrazioni, rivoluzioni, povertà. La intervista Arianna Ciccone – #ijf230.
Si arriva all’Italia dei diritti negati con gli interventi della scrittrice Giulia Blasi, dell’attivista Alice Merlo e delle giornaliste Giulia Siviero ed Elena Tebano, per parlare del mancato riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali, alla guerra contro il diritto ad abortire.
A chiudere la programmazione del sabato sera a #ijf23, l’appuntamento cult con Propaganda Live. Video, spiegoni, tutorial, social, fumetti, musica. Tutto questo in una serata live assieme all’originale ‘compagnia di giro’ capitanata da Diego Bianchi. CI saranno anche Constanze Reuscher, Filippo Ceccarelli, Paolo Celata, Makkox, Andrea Salerno e la band di Propaganda: Roberto Angelini, Giovanni Di Cosimo, Daniele Tittarelli, Valentina Del Re, Kiung Mi Lee e Ramon Caraballo.