Mazzette in ospedale, condannato l’ex primario di chirurgia pediatrica di Perugia: Appignani dovrà risarcire ospedale e università

La Corte dei Conti dell’Umbria ha condannato l’ex primario di chirurgia pediatrica dell’ospedale di Perugia, Antonino Appignani, a trenta mila euro per il danno di immagine provocato all’ospedale e all’Università. Il professor Appignani, infatti, era stato arrestato  dai carabinieri di Assisi dopo aver preso una mazzetta da 3 mila euro da un collega campano (A.G.). ” Dagli atti – scrivono i giudici contabili – emerge che Appignani ha posto in essere, per quasi un anno, una vera e propria attività di mercificazione delle proprie funzioni, consistente  nell’aver indotto il collega campano intenzionato a trasferirsi a Perugia a dare somme di denaro addirittura mediante la concessione di sconti e rateizzazione del pagamento per ottenere l’assenso all’assegnazione del posto”.  Il giovane medico campana avrebbe consegnato al primario di Perugia 15 mila euro in tutto prima di andare dai carabinieri e denunciare tutto.  Dopo l’arresto Antonino Appignani si era dimesso dagli incarichi. In sede penale, invece, aveva patteggiato la pena a due anni per il reato di concussione, oltre al pagamento di 55 mila euro a favore della parte offesa. L’ex primario di chirurgia pediatrica dell’Università di Perugia era stato arrestato dai carabinieri a maggio del 2017. L’operazione dei militari della compagnia di Assisi, allora diretti dal maggiore Marco Vetrulli, si concluse con l’arresto del medico preso in flagranza mentre incassava i soldi da un collega aggregato dell’Università di Salerno. Secondo l’accusa, sostenuta allora dal pm Mario Formisano, “senza tale corresponsione non avrebbe acconsentito al rinnovo della convenzione in corso con l’Università di Perugia”. Ieri è arrivata anche la condanna della Corte dei Conti con l’ex primario del Santa Maria della Misericordia che dovrà risarcire (30 mila euro) Università e ospedale.