Umbria Jazz, al Santa Giuliana un bravo Kyle Eastwood con l’omaggio al padre Clint
“Il Buono, il Brutto e il Cattivo”, “Per un pugno di dollari”, “Gran Torino”, “Million Dollar Baby”, “Mystic River”, “Letters from Iwo Jima” e “I ponti di Madison County”: sono questi alcuni dei titoli dei brani che Kyle Eastwood ha riarrangiato con l’omaggio al padre Clint. Ieri sera è stato lui a chiudere l’Arena del Santa Giuliana suonando fino alle una della notte.
Eastwood è quel che di solito si definisce un figlio d’arte. Adesso celebra il suo illustre genitore dedicandogli un progetto complesso e ambizioso che rilegge alcuni dei momenti più importanti della carriera di Clint Eastwood attore, regista, o entrambe le cose.
“Eastwood Symphonic” è il titolo di una nuova versione delle colonne sonore di quei film in cui al consueto quintetto di Kyle si è aggiunto un arrangiamento orchestrale, a cura di Gast Waltzing, che funge anche da direttore, ed eseguito dall’Umbria Jazz Orchestra.
Da suo padre Kyle ha imparato ad amare il jazz, di cui Clint Eastwood è un grande appassionato, e in famiglia è stato incoraggiato a prendere la strada del jazzman professionista. Dopo un inizio come bassista elettrico nelle band giovanili di R&B, ascoltando in casa molti dischi jazz e frequentando con il padre i grandi festival come Monterey (con il privilegio di poter passare con lui nel backstage e conoscere personalmente i musicisti), il giovane Kyle si è affermato come contrabbassista, bandleader e compositore. Ha anche lavorato a soundtrack di pellicole importanti come “Million Dollar Baby”, “Gran Torino”, “Mystic River”, “Invictus”, “Letters from Iwo Jima”.
Dal disco di esordio come leader, uscito nel 1998 per la Sony, Kyle Eastwood si è ritagliato un posto di rilievo nel mondo del jazz con la sua musica fresca e moderna, memore della tradizione e dei grandi jazzmen degli anni ‘50 e ‘60, ma perfettamente calata nel suo tempo.
Foto Rita Paltracca