L’Umbria del rugby è una realtà virtuosa

L’Umbria del rugby è una realtà virtuosa. Nella stagione appena conclusa ben 1.269 erano i tesserati alla Federazione Italiana Rugby (Fir) contro i 1.221 del 2021/22 (un incremento del 3,78%). A questi numeri vanno ad aggiungersi tutti coloro che praticano il rugby pur non essendo iscritti. Il dato umbro (0,15%) è nella media nazionale se si considera l’incidenza della popolazione sul numero dei tesserati, è più alto di quello della Lombardia (0,14%) e più basso del Veneto (0,23%).

Ma l’Umbria non è solo virtuosa in termini di numeri, lo è anche grazie alle società che stanno costruendo delle realtà solide, che si sposano in pieno con la mission della Fir. A confermarlo è Francesco “Chicco” Grossoresponsabile nazionale Fir Promozione e Sviluppo, che nei giorni scorsi ha visitato alcune realtà della regione. “E’ la seconda volta che vengo in Umbria in pochi mesi e conto di tornare presto per concludere il giro e conoscere la situazione di tutti i Club umbri”, dichiara Chicco Grosso che in questo tour è accompagnato da Stefano Cardinali, responsabile Fir Promozione e Sviluppo per la Regione Umbria.

“Sono contento – prosegue Grosso – di vedere che ci sono diverse società che stanno costruendo una filiera, curando i giocatori fin dalle categorie più piccole, come da progetto Fir. La Federazione vuole vedere tante bambine e tanti bambini che giocano a rugby in ogni sua forma, da quella tradizionale al tag, che non prevede il contatto diretto. Ho avuto modo di appurare che in Umbria ci sono strutture interessanti e grandi potenzialità. I Club sportivi devono essere visti come centrali e di riferimento per le comunità. Ho visto che nel territorio c’è un rapporto solido e proficuo con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria e questo è un fatto molto positivo. Abbiamo avuto la richiesta di lavorare anche con le classi prime, seconde e terze delle scuole primarie e di continuare la formazione degli insegnanti. Questo è un bel risultato, frutto del lavoro di chi opera bene nel territorio”.