REMIX: si parte! Pubblicati quattro bandi della nuova manovra della Regione per le imprese umbre

Sono stati pubblicati ieri sul Bollettino Ufficiale Regionale (BUR Serie Avvisi e concorsi n.51 del 28 settembre 2023) quattro bandi fondamentali della manovra REMIX, la manovra lanciata ad agosto dalla Presidente della Regione, Donatella Tesei, e dall’Assessore allo Sviluppo economico, Michele Fioroni.

  Con REMIX le imprese potranno accedere ad una serie di contributi differenti per realizzare progettualità in tutti i filoni maggiormente strategici per la loro crescita dimensionale: dalla ricerca, all’innovazione, agli investimenti 4.0 e l’export, con interventi che interessano sia le imprese più strutturate che le realtà micro.

  L’assessore Michele Fioroni ha commentato che “rispettiamo l’impegno che ci siamo presi con le imprese. Avevamo promesso una grande manovra a favore degli investimenti più strategici entro l’ultimo semestre del 2023 e abbiamo rispettato il nostro impegno. Dopo lo SMART Attack, con cui nel 2021 abbiamo dato uno stimolo fondamentale agli investimenti, moltissime imprese ci hanno chiesto di continuare in questa direzione, e REMIX è una risposta concreta e ambiziosa alle realtà che vogliono continuare a crescere”.

   L’assessore ha, inoltre, aggiunto nello specifico che “nel BUR sono disponibili i bandi dedicati a ricerca, innovazione e investimenti produttivi. Alcune misure sono familiari alle imprese, perché ripropongono interventi che hanno avuto particolare successo negli scorsi due anni e grazie ai quali molte imprese hanno continuato ad investire anche in periodi di forte volatilità, come quello della crisi post-pandemia. Il voucher innovazione, invece, – ha evidenziato – è una delle grandi novità della manovra REMIX. Una misura importante, dedicata esclusivamente a micro e piccole imprese, che avranno l’opportunità di vedere finanziate al 50% quelle consulenze altamente specializzate che possono permettere loro di innovare i propri prodotti e processi e rimanere così competitive in mercati sempre più dinamici e orientati al cambiamento”.

  I bandi pubblicati verranno tutti gestiti da Sviluppumbria, il cui Amministratore Unico, Michela Sciurpa, ha sottolineato che “inizia un’altra importante attività per la nostra Società di sviluppo economico, che ormai ha acquisito un ruolo centrale nell’implementazione delle politiche regionali a favore delle imprese. Quello che mi preme sottolineare è che l’amministrazione ci ha dato un mandato molto chiaro: quello di essere concretamente al fianco delle imprese. In questi mesi, prima dell’apertura delle piattaforme per presentare le domande, faremo quindi un lavoro incessante di diffusione delle misure e assistenza, per garantire a ciascuna impresa che voglia crescere di poter cogliere questa importante occasione di sviluppo”.

  Gli uffici di Sviluppumbria di Perugia, Foligno e Terni sono a disposizione per soddisfare tutte le richieste di informazioni e assistenza sui quattro bandi appena pubblicati.

  Entrando nel dettaglio dei bandi, sono quattro le misure pubblicate nel BUR rispetto ai sette avvisi che complessivamente compongono la manovra.

   Il Bando Ricerca è un bando dedicato sia a PMI che a grandi imprese che realizzino progetti di ricerca industriale e forma sperimentale, sia in forma singola che congiunta. La grande novità rispetto al passato è che le grandi imprese potranno realizzare esclusivamente progetti in forma aggregata, in cui un’impresa non può superare da sola il 70% delle spese dell’intero progetto.

I progetti ammissibili saranno progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, con maturità tecnologica elevate che riescano, quindi, a raggiungere il mercato in tempi brevi. Inoltre, le specifiche attività di ricerca industriale possono raggiungere una percentuale massima del 30-35% sull’intero progetto. Per quanto riguarda, invece, le spese ammissibili, vi rientrano quelle per il personale impiegato nel progetto, il costo delle attrezzature e i servizi di consulenze, e i progetti potranno andare da un minimo di 120.000 euro a un massimo di 1.500.000 di euro, nel caso di imprese singole, e da un minimo di 400.000 euro a un massimo di 2.000.000 di euro, per le imprese aggregate.

I progetti verranno selezionati con procedura a graduatoria che terrà conto di: sostenibilità finanziaria e finanziaria dell’impresa, occupazione di personale altamente qualificato, collaborazione con organismi di ricerca, sostenibilità ambientale.

Rispetto alle premialità, oltre a quella garantita per le imprese a prevalenza femminile e per le imprese in aree di crisi, compare per la prima volta la premialità riferita a progetti nell’ambito dei biomateriali e nanomateriali e a progetti che abbiano le caratteristiche per ottenere un brevetto. La prima di queste premialità risponde alla volontà dell’amministrazione di rafforzare la specializzazione regionale sui materiali innovativi, nanostrutturati e bio, specializzazione su cui l’Università degli Studi di Perugia sta creando due spoke di ricerca grazie ad un progetto PNRR, sostenuto dalla Regione anche con un recente protocollo di intesa. La seconda, quella sulla “brevettabilità” dei progetti, punta a valorizzare quella ricerca che abbia tutte le potenzialità per ottenere un brevetto e che quindi possa contribuire ad abbattere un deficit strutturale della Regione, quello del basso numero di brevetti annuali depositati.

Al bando sono destinati 5 milioni di euro, che potranno essere elevati successivamente e sarà possibile iniziare a precompilare la domanda dal 6 novembre 2023 per poi inviarla nel periodo dal 15 novembre al 17 gennaio 2024.

  Oltre al Bando Ricerca, per la prima volta le micro e piccole imprese operanti nei settori della strategia di specializzazione intelligente della regione, potranno beneficiare anche di un voucher per servizi di consulenza orientati a supportare l’innovazione di prodotto e processo.

Il bando permette di avvalersi di molteplici servizi, dallo sviluppo di nuovi concept, l’analisi dei bisogni dei clienti, la validazione dei propri prodotti e del proprio modello di business, fino alla definizione delle specifiche tecniche o al supporto alla prototipazione. La misura copre il 50% dei costi dei progetti di consulenza, che andranno da 15.000 euro a 60.000 euro e alle imprese non sarà richiesto di anticipare tutta la spesa progettuale, bensì di pagare solo il proprio 50%, condizione per la quale il restante 50% verrà versato da Sviluppumbria direttamente al consulente o ai consulenti.

  Inoltre, per garantire la massima qualità della consulenza erogata, la Regione ha deciso di istituire un albo degli innovation manager regionale, che raccoglierà esperti o società di consulenza che saranno i soli a poter offrire i propri servizi alle imprese che vogliano beneficiare del voucher. Le modalità di iscrizione all’albo sono definite in un bando specifico pubblicato del BUR di martedì 26 settembre (Supplemento ordinario al BUR Serie Avvisi e concorsi n.50) e sarà possibile presentare domanda dal 27 settembre al 27 ottobre inviando una pec all’indirizzo sviluppumbria@legalmail.it. In generale, saranno ammesse figure che abbiano una specializzazione (principalmente dottorato, master o laurea) in varie materie scientifiche e connesse ai processi di innovazione, e che dimostrino di aver maturato già esperienza nell’erogare il genere di servizi previsti dal voucher innovazione.

Al voucher è stato destinato 1 milione di euro e le imprese potranno compilare la domanda a partire dalle ore 10.00 del 22 novembre 2023, per poi trasmetterla nell’arco temporale che va dal 29 novembre 2023 fino al 15 gennaio 2024.

   Passando ai bandi sugli investimenti produttivi e la transizione 4.0, i bandi di riferimento sono due: bando MEDIUM e bando LARGE, che presentano caratteristiche quasi identiche fra di loro. La grande differenza tra le due misure è legata alla dimensione delle progettualità che vengono finanziati: da 50.000 euro a 200.000 euro per il bando MEDIUM e da 200.000 euro a 1.500.000 di euro per il LARGE. Pertanto, viene riproposto un modello ormai fortemente utilizzato dall’Assessorato allo Sviluppo economico, che prevede misure diverse a seconda della dimensione dei progetti di investimento. I beneficiari, in entrambi i bandi, sono le PMI operanti nel settore del manifatturiero e dei servizi alla produzione e, inoltre, le spese ammissibili riguardano principalmente: investimenti in impianti produttivi (soprattutto di industria 4.0), investimenti immateriali utili al processo di transizione digitale, nonché in parte anche opere murarie (per un massimo del 5% dell’investimento), consulenze e l’acquisto di brevetti.

  La misura prevede un contributo a fondo perduto, differenziato a seconda della dimensione di impresa e della zona in cui si trova la stessa, che varia dal 20 al 35% per micro e piccole imprese e dal 10 al 25% per le medie. I progetti saranno selezionati con una procedura a graduatoria che terrà conto principalmente di: qualità tecnica ed economico-finanziaria della proposta, grado di innovazione del progetto, impatto occupazionale, imprese a prevalenza femminile e giovanile, sostenibilità ambientale e ubicazione in aree di crisi. Inoltre, una forte premialità sarà data alle imprese in possesso di digital assessment, che quindi abbiano identificato un percorso chiaro di transizione digitale e i cui investimenti sono legati a tale percorso.

 Per entrambi i bandi sono destinati rispettivamente 5 milioni di euro di partenza, che potranno essere elevati nei prossimi mesi. Inoltre, la compilazione delle domande sarà possibile a partire dal 7 novembre 2023. Diversamente, la trasmissione sarà aperta dal 14 novembre al 10 gennaio per il bando MEDIUM, fino al 22 gennaio 2024 per il LARGE.