L’Umbria fiore all’occhiello a livello nazionale della Medicina Materno Fetale
Giunto alla 7° edizione, il Congresso di Medicina materno fetale di Civita di Bagnoregio, organizzato con cadenza biennale dal dr Arduini Maurizio, quest’anno ha come titolo “The Life Before Birth: discussione di casi clinici”. L’evento, nato quasi per caso ben 10 anni fa, rappresenta da sempre un appuntamento altamente formativo di confronto scientifico e nel corso delle varie edizioni sono stati affrontati argomenti di patologie fetali da molti dei più importanti esperti nazionali e internazionali. “ La medicina fetale – spiega il Dr Arduini, dirigente medico presso la clinica di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Perugia ed esperto in medicina fetale – è una nuova e promettente branca dell’ostetricia e studia la salute del feto. In questi dieci anni abbiamo assistito, purtroppo, ad un continuo graduale aumento delle patologie malformative fetali, tra le cause principali gravidanze in donne con età sempre più avanzata. Allo stesso tempo, grazie alla evoluzione tecnologica, al grande lavoro di ricerca degli specialisti ed a eventi, come questo, finalizzati a diffondere la cultura della medicina fetale è possibile individuare malattie fino a pochi anni fa impossibili da diagnosticare in epoca prenatale. Oggi è universalmente riconosciuto nel mondo scientifico che i primi mille giorni di vita siano i più importanti di tutta la vita dell’uomo, ma non tutti sanno che questi mille giorni non iniziano al momento della nascita ma dal concepimento. Salvaguardare quindi la salute del feto significa non solo assicurare una migliore salute del neonato e, a volte anche la vita – come nel caso di gravi patologie del cuore-, ma anche e sicuramente garantire una migliore vita a questa nuova persona” .
I temi trattati in questa edizione hanno riguardato le patologie congenite malformative con particolare attenzione alle malformazioni del cuore e del cervello, la possibilità di poterle identificare già, in casi selezionati, nel primo trimestre di gravidanza, attraverso le nuove e sempre più evolute tecnologie e come poter migliorare le capacità diagnostiche con strumenti come la RMN oltre all’esame ecografico. Ha presenziato la discussione il Prof. Sandro Gerli, direttore della clinica ostetrica dell’ospedale Santa Maria della misericordia di Perugia e presidente dell’evento, il Prof. GianCarlo Di Renzo, presidente onorario e tra maggiori esperti internazionali delle gravidanze ad alto rischio.
Relatori provenienti dai principali centri di riferimento in medicina fetale italiani ed esteri si sono confrontati presentando casi clinici come guida per approfondire i principali argomenti di medicina fetale ”dalla camera gestazionale alla sala parto”. Hanno partecipato: da Amsterdam la drssa Bilardo Katia; da Roma il dr Caforio Leonardo, la drssa Familiari Alessandra, il dr Ragusa Antonio, la dr.ssa Serraino Tina e la dr.ssa Toscano Alessandra; da Bari la dr.ssa De Robertis Valentina e il Dr Volpe Paolo; da Firenze il dr Di Maurizio Marco e la dr.ssa Pasquini Lucia; da Chieti il dr D’Antonio Francesco, da Napoli il dr Maruotti Giuseppe e la dr.ssa Mazzarelli Laura e da Parma il dr Volpe Nicola, da Orvieto il dr Angelozzi Patrizio.
“Quest’anno c’è inoltre stata una importante novità del meeting – conclude il dr Arduini – per festeggiare il decimo compleanno abbiamo instituito un premio a concorso per giovani medici che potevano partecipare con l’invio di un caso di patologia fetale rara. L’iniziativa ha avuto un successo oltre ogni aspettativa, numerosi sono stati i lavori inviati al comitato scientifico che ha poi deciso di coinvolgere tutti i partecipanti al meeting per una votazione collegiale” .
Al termine sono stati assegnati riconoscimenti al dr Enrico Corno con il premio innovazione tecnologica e primato delle immagini per la migliore immagine ecografica realizzata e alla dott.ssa Alessia Sacco il premio The life before birth per il miglior caso clinico presentato.