La corsa a sindaco di Perugia, la sorpresa Cosmi e la variabile civici: possibili colpi di scena. Manuale Cencelli e l’amaro boccone di “Progetto Perugia”
Sono giornate frenetiche per la politica umbra in vista delle prossime elezioni comunali e regionali. Un pò forsennate e caotiche. Impazzite perché iniziano ad uscire i nomi dei possibili candidati a sindaco di Perugia, intricate perché nulla è ancora certo e stabilito. Anzi, la situazione è così incerta che può evolversi in diversi modi. Spesso in politica viene fatto il nome di un candidato per bruciarlo. Per questo motivo nelle rose dei nomi che vengono indicati le candidature più consistenti raramente vengono svelate con troppo anticipo, proprio per evitare di bruciarle. L’espressione proviene dalla pratica in uso in Vaticano di bruciare le schede con i nomi dei candidati durante le votazioni per eleggere il Papa fino alla fatidica fumata bianca. Del resto, in Umbria non mancano nemmeno i “cecchini” che affossano addirittura le candidature del proprio partito. In queste ore la notizia che fa più rumore è quella di Serse Cosmi come possibile candidato a sindaco di Perugia per il centrosinistra. Possibile ? Chissà . Dopo l’esperienza di Damiano Tommasi a Verona, eletto sindaco proprio con il centrosinistra, tutto è possibile . Serse Cosmi, 64 anni, è un perugino doc, nato a Ponte San Giovanni e soprannominato “L’uomo del fiume”, molto amato a Perugia e non solo per meriti sportivi. In quattro campionati di serie A sulla panchina dei grifoni ha portato il Perugia alla vittoria della Coppa Intertoto (oggi si chiama Conference League) e alla qualificazione in Coppa Uefa (oggi Europa League). Si è diplomato all’Isef di Perugia, è un valido commentatore e opinionista per alcune trasmissioni televisive. Insomma, ha tutti i requisiti per essere un candidato competitivo e un buon amministratore. Mai come in questo caso vale però il proverbio italiano reso popolare da un collega di Cosmi, Giovanni Trapattoni: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Il tutto nasce per un video su Instagram con il quale lo storico allenatore biancorosso comunica una serie di iniziative di ascolto della città, di elaborazione di idee. Una sorta di think tank per la città con l’idea di fare un percorso condiviso: ” facciamolo insieme per Perugia”. Per molti, soprattutto per i giornalisti locali, si tratta di un vero e proprio “manifesto elettorale”. E così ?Anche in questo caso aiuta a capire meglio la situazione un proverbio: ” Ancora tanta acqua dovrà passare sotto i ponti”. Su una cosa però Cosmi è stato chiarissimo: ” Ultimamente vedo il sindaco di Terni (Stefano Bandecchi, ndr) occuparsi delle questioni perugine, mi pare giusto che di Perugia ce ne occupiamo noi perugini”. Proprio questo è forse il segno più cristallino dell’uscita di queste ore. Una situazione che assomiglia, più o meno, a quella del candidato del centrodestra. Il “Manuale Cencelli” prevede, infatti, che il prossimo candidato a sindaco spetterà a Fratelli d’Italia che indicherà Margherita Scoccia, attuale assessore all’Urbanistica della giunta Romizi. Ma dalla trattativa è rimasto fuori il movimento civico “Progetto Perugia” che negli ultimi dieci anni è stato determinante per l’elezione di Andrea Romizi. Edi Cicchi, Leonardo Varasano, Otello Numerini, Cristiana Casaioli, Francesco Vignaroli, Filippo Calabresi e tutti gli altri saranno disponibili a ingoiare l’amaro boccone e a far buon viso a cattivo gioco ? Saranno pronti a virare tutti a destra ? La sensazione è che tutto potrebbe cambiare all’improvviso con rimescolamenti inattesi e sorprendenti. Proprio per questo è necessario un atteggiamento cauto ed equilibrato e la prudenza non è mai troppa.