Norcia, “Suo figlio ha avuto un incidente”: telefonata choc a coppia di anziani. Presi truffatori
Non si arrestano le segnalazioni di tentativi di truffe telefoniche ai danni di anziani. Il modus operandi di chi sta all’altro capo della cornetta è sempre il medesimo. Ovvero, il truffatore contatta la vittima raccontando di presunti incidenti stradali dove ad essere coinvolti sono figli oppure parenti stretti del malcapitato. Dopodiché scatta puntualmente la richiesta di soldi per saldare presunte pratiche legali o per il pagamento di sanzioni al fine di evitare di incorrere in guai peggiori. Un sistema collaudato dove i truffatori si spacciano addirittura per rappresentanti delle forze dell’ordine e cercano di conquistare la fiducia delle persone per poi introdursi in casa e richiedere il pagamento di somme di denaro. L’ultimo episodio è avvenuto a Norcia dove due giovani residenti in Campania hanno provato a truffare una coppia di anziani col finto incidente. Questa volta però sono stati presi e denunciati dai carabinieri della locale Compagnia. Un 82enne è stato contattato al telefono fisso di casa da uno dei due giovani che si è presentato come un avvocato. “Suo figlio ha provocato un incidente stradale ed è stato arrestato perché l’auto era sprovvista di assicurazione”, così sarebbe iniziata la conversazione. Subito dopo il giovane truffatore invitava l’anziano a trovare i soldi necessari per evitare guai al figlio. In alternativa al contante c’era la possibilità di mettere insieme monili in oro e tutto ciò che aveva in casa. L’anziano però si è rivolto ai carabinieri della locale stazione scoprendo che non c’era stato nessun arresto tantomeno il figlio era rimasto coinvolto in un incidente. Mentre l’uomo era in caserma è giunta una seconda telefonata alla quale ha risposto la moglie. Nel frattempo i militari dell’Arma hanno messo in piedi un veloce controllo del territorio e sono riusciti a rintracciare e fermare i due presunti truffatori, uno dei quali già noto alle forze dell’ordine per precedenti simili. Una volta bloccati sono stati portati in caserma e denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Spoleto.