IL MISTERO DELLA FINANZIARIA APPROVATA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

di Pierluigi Castellani

Sembra quasi la conclusione di un giallo da svelare il mistero della Legge di bilancio 2024 approvata da più giorni dal Consiglio dei Ministri. Ancora non è approdata in Parlamento per il doveroso esame e non è stato ancora inviata a Bruxelles per il necessario via libera. Sorge il dubbio, ma è quasi certezza, che nel Consiglio i Ministri abbiano approvato una cartella vuota o tutta al più con qualche linea di indirizzo talmente generica da essere facilmente condivisibile finché poi non si è dovuta affrontare la stesura definitiva. Tutto questo non dimostra soltanto la disinvoltura ed anche l’approssimazione con cui viene governato il nostro paese, ma è anche la conferma che nella manovra non c’è alcuna visione del futuro da indicare agli italiani come denunciato dalle opposizioni. A guardare bene i punti di contrasto riguardano soltanto le bandierine che ciascun partito di maggioranza vuole issare su questo provvedimento non curandosi di dare risposte certe e rassicuranti ai cittadini. I punti di contrasto riguardano il problema delle pensioni, tanto caro alla Lega perché è indubitabile che, nelle bozze finora circolate, non c’era già la tanto sbandierata e promessa cancellazione della legge Fornero, bensì una sua convalida  se non una sua restrizione. E’ così sarebbe avvenuto per la riduzione della tassazione, perché il provvedimento contiene una serie di balzelli che sono il frutto di un’affannosa ricerca di risorse nuove per far quadrare i conti e mettersi al riparo dell’Europa. Ancora non si sa se l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi, a cui si oppone FI già scontenta di come si è intervenuto sulle pensioni minime, verrà mantenuto.  Senza pensare alla riforma del fisco che prevedeva ad una prima lettura un più forte potere alla Agenzia delle Entrate per riscuotere i crediti dello stato nei confronti di coloro che non risultano in regola con il fisco  ma vantano crediti nei confronti di  soggetti terzi.” Non metteremo le mani nei conti correnti degli italiani” ha tuonato da Bruxelles la premier Meloni, che pure quel Consiglio dei Ministri, che ha dato il via libera alla finanziaria, doveva presiedere. Insomma siamo ancora alla propaganda dei singoli pertiti, che già sono in vista delle elezioni europee, che per la speranza di alcuni dovrebbero ridisegnare all’interno della coalizione il peso delle singole componenti del centrodestra .E gli interessi degli italiani, chi se ne occupa? Chi guarda al futuro di questo paese, che uscito dalla pandemia si trova alle prese con le nuove guerre che nell’Europa e nel mondo stanno ridisegnando tutta la geopolitica. Il paese in questo frangente  andrebbe rassicurato  che il governo dell’Italia è in solide e lungimiranti mani ed invece siamo ancora al continuo conflitto su questioni di   emergenza, che come unica visione hanno solo il 2024 e le lezioni europee. Ed il dopo ? Chi se ne occuperà? E’ una domanda che non va posta solo alla destra ora al governo, ma anche alle opposizioni dove ancora non si intravede chi possa costruire un credibile progetto di alternativa intorno al quale costruire un coalizione vincente pronta ad assumere, quando sarà, il governo del paese.