Arrestato per pedofilia, evade dai domiciliari l’animatore del campeggio di Magione: ora rischia il carcere. L’ avvocato: “Va curato”
È stato il padre a chiamare i carabinieri quando si è reso conto che io figlio era uscito di casa. Gabriele Priori, 33enne di Jesi, arrestato per aver violentato una bambina di appena sei anni in un campeggio di Magione, è riuscito in poco tempo già a violare la misura cautelare degli arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico. Il 33enne si è allontanato dalla sua abitazione di Jesi nel pomeriggio di martedì ed è tornato dopo 3 ore. Naturalmente è scattata la denuncia per evasione e ora rischia seriamente il carcere. Per il suo difensore si tratta di una persona che ha bisogno di essere curata: ” Non riesce a sottrarsi a quella che è una vera e propria malattia: la devianza e le pulsioni che ha nei confronti dei bambini “. Il 33enne, infatti, è stato già condannato a 6 anni di carcere, due scontati in una struttura psichiatrica, dal tribunale di Ancona. I gestori del campeggio di Magione però non conoscevano tutto questo e lo hanno assunto per il suo ottimo curriculum. Dopo tre settimane dal suo arrivo però ha abusato della bimba in vacanza in Umbria con la sua famiglia. Questa mattina sarà interrogato dal Gip del Tribunale di Perugia Piercarlo Frabotta. Per l’ex animatore potrebbero però arrivare misure più drastiche. Nel frattempo emergono nuovi particolari sul passato di Gabriele Priori. Quattro anni fa il giovane animatore era stato indagato per una violenza sessuale nei confronti di una bambina di sette anni. L’altro riguarda un provvedimento cautelare di tre anni fa di divieto di avvicinamento ai plessi scolastici pubblici e privati. La prima vittima di Priori, la bimba di sette anni, gli era stata affidata per motivi di studio. Il 33enne di Jesi ha sempre manifestato l’intenzione di tenere supplenze scolastiche. Sui supporti informatici dell’imputato gli investigatori hanno trovato centinaia di foto di bambine vestite prese dal web sotto le quali comparivano commenti di Priori: dolcissima, che bella, che begli occhi. In ogni momento emergono riferimenti ossessivi ai bambini. Intanto la struttura ricettiva di Magione dove lavorava Gabriele Priori al momento delle molestie contestate si è affidata a un legale, l’avvocato Gianluca Calvieri, e si costituirà come parte lesa nel procedimento “non appena possibile”. “Ai miei assistiti – ha ribadito oggi all’Ansa il legale – questa persona aveva inviato un curriculum di tutto rispetto. Non appena appreso delle molestie dal padre della bambina è stato comunque subito licenziato”.