Omicidio Marielle Soethe: svolta delle indagini dai residui di pelle e intercettazioni
Ci sarebbe una intercettazione che metterebbe nei guai Cristian Francu, il 50enne rumeno arrestato per aver ucciso Marielle Soethe. Una intercettazione carpita mentre l’uomo parla con la moglie: ” Quella è stata violentata”. La violenza sessuale, in quel momento, non era ancora nota e, di conseguenza, come poteva il 50enne rumeno conoscere quel particolare. Un elemento, unito al Dna sotto le unghie della vittima, che ha rafforzato l’impalcatura dell’accusa. Del resto, i residui di pelle da cui è stato estratto il Dna e alcuni riscontri sulla presenza dell’uomo nei pressi della casa di Marielle hanno permesso di individuare il presunto assassino. Nelle prossime ore, forse già domani, Francu comparirà davanti al Gip del Tribunale di Perugia Margherita Amodeo per l’interrogatorio di garanzia. Sarà il momento in cui potrà fornire la sua versione e provare a dimostrare la sua estraneità. Il procuratore Raffaele Cantone ha definito la violenza sessuale “brutale”. Marielle ha strappato la pelle al suo assassino nel disperato tentativo di salvare la vita. I carabinieri hanno ricostruito , anche con riscontri scientifici, l’intera vicenda e gli spostamenti di Cristian Francu. Alla fine sono arrivati alla conclusione che a carico del rumeno ci sono indizi tali da ritenerlo responsabile della morte della donna.