Ancora un saldo negativo per l’Umbria: moria di imprese nella provincia di Perugia

L’Umbria continua a sfornare dati negativi e preoccupanti per il futuro del territorio.  L’ultima drammatica notizia arriva dai dati di Movimprese della Camera di Commercio dell’Umbria. Un quadro pesante soprattutto per la provincia di Perugia dove nel 2023 si è registrata una vera e propria impennata delle cessazioni delle imprese. Un saldo negativo molto preoccupante rispetto alle iscrizioni e per la prima volta dal 2009. L’Umbria, a livello nazionale, si piazza addirittura al penultimo posto prima del Molise.  In provincia di Terni invece il saldo resta positivo. “Un aumento delle cessazioni – riferisce Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria –  concentrato in provincia di Perugia. Questo quadro fa pensare a un riassetto del tessuto imprenditoriale perugino con la chiusura di un certo numero di attività marginali, soprattutto nei settori tradizionali, come era d’altronde avvenuto in provincia di Terni nel 2022, quando le cessazioni crebbero a 1.007 . Questo per dire  che la flessione nel 2023 di 139 imprese in Umbria, calo che non si verificava dal 2009, potrebbe essere recuperato nel 2024″. Al presidente Mencaroni non manca ancora una volta l’ottimismo pur di fronte a dati che fanno tremare i polsi a molti imprenditori umbri. Per spiegare il suo ottimismo, che nasconde le problematiche sempre più evidenti dell’Umbria, Mencaroni sottolinea che c’è comunque ” da considerare che il tessuto imprenditoriale continua comunque nel suo rafforzamento a livello strutturale con una crescita dell’ 1,85% delle società di capitale”.