Massiccia partecipazione alla manifestazione contro la circolazione dei mezzi nei sentieri: contestata la consigliera Puletti
Manifestazione di protesta ieri in piazza Italia, a Perugia, contro la circolazione dei mezzi a motore nei sentieri. Con un emendamento alla legge 28 proposto dalla Consigliera del Lega Manuela Puletti, approvato da tutta la maggioranza di centrodestra della Regione, è stata consentita la libera circolazione dei veicoli a motore anche nella viabilità minore. Numerosissime persone, con in testa tante associazioni, si sono radunate davanti alla sede dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. Ci sono stati anche momenti di tensione quando la consigliera regionale Puletti è arrivata in piazza ma è stata duramente contestata dai presenti e si è dovuta allontanare subito accompagnata dalla polizia. A protestare contro la Regione anche il Club Alpino Italiano che ha sottolineato “l’ assurdità e l’anacronismo di una decisione”. La conseguenza dell’emendamento approvato dal centrodestra è la libera circolazione sulla ricca rete dei sentieri escursionistici umbri, sulle mulattiere e sulle piste a servizio di boschi e pascoli. Con zaini in spalla e scarponi ai piedi centinaia di cittadini iscritti a 24 associazioni umbre escursionistiche e ambientaliste hanno ribadito la loro contrarietà alla scelta fatta. La scelta della Puletti di scendere in piazza è stata presa dai manifestanti come una vera e propria provocazione. L’interessata però chiarisce che la sua intenzione era quella di spiegare le ragioni della sua proposta. “La differenza la fa chi, come me – ha commentato la Puletti – ha scelto di esserci, nel rispetto di un principio di condivisione, e chi invece si è distinto per insulti, minacce e offese nei confronti di una donna, mamma e rappresentante delle Istituzioni”. Poi ha aggiunto: ” Mi sono resa disponibile per l’ennesima volta ad un confronto perché è mio costume mettere la faccia sulle scelte politiche adottate. E per provare a trovare soluzioni condivise”. Critico il Movimento Cinque Stelle che considera l’atto della Puletti e del centrodestra “un beneficio inaccettabile per una ristretta minoranza di fruitori della montagna che hanno già ampi spazi per portare avanti il proprio hobby. Tutto questo a discapito della tutela ambientale, del turismo sostenibile, della sicurezza e del lavoro di chi vive e lavora faticosamente in quelle zone”.