Ragazza stuprata a Perugia: racconto choc. L’orrore di quella notte
Le prove potrebbero arrivare direttamente dai cellulari sequestrati dalla polizia ai due albanesi, di 69 e 33 anni, fermati all’alba di sabato mattina accusati di aver violentato una ragazzina di appena 18 anni a Perugia. Cellulari sequestrati dagli agenti della squadra Mobile subito dopo la denuncia della ragazza. L’ipotesi è quella di trovare nei cellulari immagini dello stupro. Sembra, infatti, che la diciottenne sia stata ripresa col cellulare. La vittima ha raccontato che quando il più giovane dei due la violentava l’altro aveva il cellulare verso di lei. Con il passare dei giorni la vicenda assume elementi raccapriccianti. La ragazza sarebbe stata rinchiusa in una stanza da letto dove i due hanno abusato di lei. Momenti drammatici caratterizzati da una violenza brutale. Una oppressione durata oltre due ore di fronte a due bestie senza scrupoli. Sarebbe stata obbligata ad assumere cocaina che i due albanesi avevano in casa. L’inganno è scattato sabato mattina, fuori da una discoteca di Sant’Andrea delle Fratte. La diciottenne doveva ritornare a casa e nessuno poteva riaccompagnarla. Era fuori dal locale quando è stata avvicinata dal 69enne albanese, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo si è messo subito a sua disposizione, ha fatto finta di chiamare un taxi, ha confidato di essere parente di una conoscente della ragazza. Alla fine la ragazza si è fatta convincere e lo ha seguito. E’ salita nell’abitazione dell’uomo dove ha trovato altri tre ragazzi. E’ stato soltanto l’inizio dell’orrore. Veniva portata con forza nella stanza da letto e violentata più volte. Soltanto dopo due ore abbondanti di violenze è stata liberata. Scesa spaventata e sconvolta in strada ha incontrato una donna che, dopo averla soccorsa, si è precipitata all’ospedale. Al Pronto soccorso è stata presa in consegna dai medici che hanno certificato una prognosi di 20 giorni per le ferite riportate. In ospedale sono arrivati anche gli agenti della squadra Mobile della Questura di Perugia, guidati dal vice questore Maria Assunta Ghizzoni. In pochi minuti, coordinati dal sostituto procuratore Gennaro Iannarone, hanno deciso di dare la caccia ai due albanesi. Alla fine sarà arrestato anche un terzo albanese che sarebbe stato presente allo stupro e trovato con due etti di cocaina, quasi ventimila euro in contanti e una pistola. Tutti e tre sono stati bloccati, arrestati e portati in carcere. Nel frattempo nell’abitazione dove si sarebbe consumata la violenza sessuale i poliziotti della scientifica hanno sequestrato diversi reperti utili alle indagini e nella stanza da letto isolate delle tracce. Analisi biologiche che potrebbe incastrare in modo definitivo i presunti criminali. Domani i tre indagati compariranno davanti al Gip del Tribunale di Perugia al quale competerà stabilire se convalidare i due fermi e l’arresto.
Foto di Archivio