Auri e rifiuti, sindaci di centrodestra contro Pd e M5s: ” La strada per il futuro dell’Umbria è tracciata”. La replica: “Mettetevi una mano sulla coscienza”

E’ polemica dopo la riunione del Consiglio direttivo dell’Auri che ha rinnovato i suoi vertici. Il coordinamento dei sindaci di centrodestra e civici dell’Umbria esprime infatti “preoccupazione e solidarietà per le sconclusionate considerazioni da parte dei capigruppo Tommaso Bori del Partito democratico e Thomas De Luca dei 5 Stelle”. L’assemblea dei sindaci di Auri, affermano i sindaci del centrodestra, si è svolta “in un clima di grande collaborazione istituzionale, con la votazione alla unanimità del nuovo presidente (Sisti, sindaco di Spoleto ndr) e dell’intero Consiglio direttivo dimostrando, ancora una volta, di grande pragmaticità, ben consapevoli che il loro mestiere è quello di risolvere i problemi”. Per questo, sostengono, ” mandarla in caciara non è mai stato utile a nessuno”. ” La stessa unità che è emersa – spiegano ancora i sindaci di centrodestra e civici – al momento del ringraziamento per il lavoro fatto dal presidente Ruggiano (sindaco di Todi, ndr) e dal consiglio direttivo arrivato a scadenza”. In questo clima di serietà e di consapevolezza, “sono apparse davvero incredibili le dichiarazioni dei due capigruppo in Consiglio regionale. Ed in vero, i due, confondendo il ruolo di Auri, Autorità di tipo tecnico e davvero terza rispetto alle diatribe politiche, non hanno perso tempo nel pronunciarsi sconclusionatamente a favore di un ‘nuovo’ direttivo che dovrà ‘interpretare i veri principi della transizione ecologica’ (De Luca) e a dichiarare di essere ‘pronti a far valere le nostre battaglie e il nostro impegno sul fronte della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, che la destra che ha governato questo organismo ha sottovalutato’ (Bori). Esprimiamo grande preoccupazione nello scoprire che i due massimi esponenti dell’opposizione in Consiglio regionale non sappiano quale sia il ruolo di Auri e che pensino di poter usare le istituzioni e le Autorità indipendenti ai meschini fini di una sterile battaglia politica, peraltro sbagliata, superata e bocciata anche dalle normative europee”. Così concludono i sindaci del centrodestra: ” La stagione di chi pensava che le istituzioni umbre potessero essere piegate alle esigenze personali di qualche capobastone di partito è finita per sempre. Allo stesso modo, esprimiamo la più grande solidarietà ai cittadini di Città di Castello, Magione e Orvieto, che, secondo i progetti della sinistra umbra, dovrebbero avere un futuro di ampliamento delle discariche, come se questi Comuni possano impunemente essere considerati la pattumiera dell’Umbria. Come è noto, i rifiuti sepolti nelle discariche si decompongono molto lentamente e rimangono un problema per le future generazioni, con gravissimi problemi di produzione di tossine, percolato e gas serra. La nostra Regione, finalmente, ha approvato un Piano regionale dei rifiuti, che prevede la fine dell’uso delle discariche, come chiusura del ciclo, a tutela della salute di tutti gli umbri ed in particolar modo di quelli dei Comuni di Città di Castello, Magione e Orvieto. Sapere che la sinistra ha in progetto di tornare al vecchio schema, continuando ad inquinare il cuore verde d’Italia lascia davvero basiti. Pensare che possa farlo, usando addirittura le Autorità di garanzia fa venire davvero i brividi. La strada per il futuro della nostra Regione è, grazie a Dio, tracciata e non saranno i vaniloqui di certi personaggi a farci tornare indietro”. Ai sindaci di centrodestra risponde per le rime il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca. ” Il 3 agosto 2029, alle ore 16,30, esattamente due giorni dopo l’avvio del nuovo inceneritore, il sistema regionale di gestione dei rifiuti cesserà di funzionare, l’Umbria sarà al collasso e in piena emergenza rifiuti. Il motivo ? Ceneri e scorie dell’inceneritore non avranno più alcuno spazio dove essere smaltite dopo l’esaurimento di tutte le discariche umbre. Per questo esprimiamo la più grande solidarietà ai cittadini di Città di Castello, Magione e Orvieto, che, secondo i progetti della destra umbra, dovranno sostenere il peso di un ulteriore ampliamento delle discariche, condannati dalle scelte scellerate del centrodestra umbro ad essere impunemente considerati la pattumiera dell’Umbria”, afferma il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca. “Piuttosto che rivolgere il loro livore nei confronti del sottoscritto, il mio appello ai rancorosi sindaci del centrodestra è quello di mettersi una mano sulla coscienza e per almeno una volta mettere davanti a tutto la comunità umbra, prima degli ordini di partito”, aggiunge De Luca. “L’unica responsabilità – continua De Luca – di questo scenario apocalittico, quello che al momento abbiamo di fronte proseguendo sulla strada tracciata dalla Giunta Tesei è solo ed esclusivamente la loro che mentono spudoratamente, sapendo di mentire, quando affermano che il Piano regionale dei rifiuti prevede la fine dell’uso delle discariche. Sono molte infatti le responsabilità di Auri. E’ bene sottolineare come la maggioranza dei sindaci in questione, affetti da sindrome Nimby, siano gli stessi ad aver presentato osservazioni in fase di Vas per escludere i propri territori dalle aree idonee per la realizzazione dell’inceneritore. A loro va bene tutto purché l’impianto non si faccia a casa loro”.