Entra nel vivo “Se a Trevi d’estate una Villa…”

Dopo i primi due spettacoli che hanno visto protagonisti Gigi Savoia e Francesca Bianco nell’Avaro di Roberto Lerici e Germano Rubbi, Elisa Gabrielli, Damiano Angelucci, Fabrizio Bordignon dell’originale spettacolo sui tre volti di Shakespeare, la stagione estiva “Se a Trevi d’estate una Villa…” prosegue fino al 13 agosto tra Villa Fabri, il sito archeologico di Pietrarossa e la chiesa di San Lorenzo di Trevi.

Tutto gli spettacoli del cartellone promosso da Teatro Belli di Antonio Salines, in collaborazione con Magazzini Artistici di Narni e Roma, Teatro di Sacco di Perugia, Povero Willy di Terni, con il contributo del Comune di Trevi, andranno in scena alle 21.

Stasera (8 agosto) a Villa Fabri spazio a “Buoni o cattivi? Punti di vista” di Riccardo Barbera, con Franco Oppini, Miriam Mesturino e Gino Auriuso, regia di Gino Auriuso. Una carrellata teatrale sull’eterna lotta tra il bene e il male, un viaggio nelle sfide tra buoni e cattivi dalle origini del mondo fino al futuro. Personaggi presi in prestito dalle Sacre Scritture, Boccaccio, Shakespeare, Allen. Uno zibaldone semiserio che spazia tra storia e letteratura, tra parodia e teatro classico, tra antiche fiabe terrificanti e sketches, ponendosi sempre la stessa domanda: nell’era della relatività ha più senso dividere il mondo tra buoni e cattivi? A volte il buono risulta insopportabile, il cattivone è solo ridicolo, a volte dipende dal punto di vista: ogni nemico ha un nemico malvagio per cui è lui il nemico malvagio. Ne secolo dei dubbi, in cui la comunicazione ci bombarda continuamente con messaggi contraddittori siamo così sicuri di saper distinguere cos’è il bene e cos’è il male? Chi sono i buoni e chi sono i cattivi?

Venerdì 9 agosto a Villa Fabri sarà la volta di “Invece di una lettera” L’amore di Vladimir Majakovskij per Lilja Brik, con Diletta Masetti accompagnata dalle note del maestro Marco Scolastra al pianoforte.

Vladimir Majakovskij (1893-1930), poeta e drammaturgo russo, nel 1915 conobbe Lilja Jur’evna Brik, giovane scrittrice e attrice sposata con il critico letterario Osip Brik, già amico del poeta, e se ne innamorò perdutamente. Con il trasferimento del poeta a casa Brik iniziera’ un complesso rapporto a tre,  ma la donna restera’ sempre fedele al marito. Il rapporto tra l’autore e la sua Musa ispiratrice si interrompera’ soltanto con il suicidio del primo, avvenuto il 14 aprile del 1930. La pièce si articola attraverso l’interpretazione dei carteggi d’amore tra Vladimir Majakovskij e Lilja Brik. Le lettere moderne, avvincenti, a tratti inquietanti, dipingono la caleidoscopica relazione tra il celebre poeta russo e la sua Musa. Sul palco un’attrice sola che interpreta entrambi i personaggi, quasi a testimoniare la simbiosi quasi esclusivamente partorita dalla mente di Majakovskij e un musicista, che accompagnerà l’intero racconto, creando una vera e propria drammaturgia musicale. Un compendio di proiezioni (lettere, disegni, manifesti, fotografie) aiuterà a creare l’atmosfera di amore, di passione e di follia che imbeve l’intera vicenda.

Sabato 10 agosto, sempre a Villa Fabri, “Didone” di Roberto Lerici, liberamente tratto “dall’Eneide” di Virgilio, con Francesca Bianco e con Eleonora Tosto (canto), Matteo Bottini (chitarra elettrica e tastiere), regia di Carlo Emilio Lerici.

Didone, regina della città fenicia di Tiro, rimasta vedova di Sicheo ucciso da suo fratello Pigmalione, fu costretta a fuggire in Africa dove fondò la città di Cartagine. Nella sua Eneide, Virgilio immagina che Enea, sfuggito alla distruzione di Troia con i due figlioletti e il vecchio padre Anchise, durante il suo lungo viaggio per mare finisca, a causa di una tempesta, contro le spiagge di Cartagine. Accolto con i compagni dalla regina Didone, viene ospitato nella reggia e in breve tempo nasce tra i due un grande amore che sembra preludere a un matrimonio regale. Dopo una travolgente passione che compromette la sua figura di regina ed esalta la sua verità di donna, viene abbandonata da Enea, spinto da visioni divine a riprendere il mare per raggiungere l’Italia e fondare un nuovo regno. Dopo aver supplicato, pregato e inveito inutilmente, delusa e tradita nelle promesse, non sopportando il dolore e l’offesa, sentendosi ormai straniera in patria e indegna regina, si uccide in un rogo le cui fiamme saranno così alte e durature da scolpirsi per sempre nella mente di Enea che si allontana sul mare, maledetto con tutta la sua genia come spergiuro.

Domenica 11 agosto nel sito archeologico di Pietrarossa “Per guerra o per amore. Amori e conflitti a Roma” scritto e diretto da Riccardo Leonelli, con Riccardo Leonelli, Damiano Angelucci, Martina Paiella, Vittorio Monarca, Beatrice Tasca.

Per guerra o per amore è uno spettacolo comico dal sapore classico che mostra spassosi duetti nel contesto mitico dell’Antica Roma. Un ritorno all’ormai quasi scomparso “teatro d’attore” in cui gli interpreti, come nella migliore tradizione della commedia italiana, tornano al centro della performance e non sono relegati ad elemento secondario e sbiadito all’interno di una macchina registica totalmente accentratrice. Qui, la risata conduce lo spettatore lungo un percorso segnato dalle baruffe di amanti curiosi, irriverenti e folli, mentre Trevi e i suoi borghi, fanno da scenario a questi scontri amorosi. Il mondo antico che evochiamo – dalla nascente Roma all’epoca imperiale – ci aiuta, con la sua spensierata semplicità, a capire meglio noi stessi e la nostra identità, forse troppo violentata da “quest’epoca di pazzi” che ha sepolto l’amore semplice sotto mucchi di paranoie, volumi di psicanalisi e tanta superficialità. La regia di Riccardo Leonelli sposa la semplicità e sceglie una recitazione lievemente sopra le righe per dei personaggi follemente bidimensionali, affiancando a spadaccini che si contendono il cuore della stessa innamorata, buffi caratteri di molièriana memoria, secondo uno stile di contaminazione di generi ed epoche che non è più un tabù per il teatro contemporaneo.

La stagione proseguirà poi al Santuario del Beato Pietro Bonilli con “Autodafe'”, concerto tributo al maestro Franco Battiato il 12 agosto, e nello spazio antistante la Chiesa di San Lorenzo di Trevi con      “La magia del cinema” pièce scritta e diretta da Stefano De Majo il 13 agosto.

Costi e prevendite – Spettacoli a Villa Fabri biglietto unico euro 10, spettacoli a Pietrarossa, Cannaiola e Picciche biglietto unico euro 3. Biglietti acquistabili la sera stessa degli spettacoli o prevendite su circuito VivaTicket (https://www.vivaticket.com/it/tour/se-a-trevi-d-estate-una-villa/3848)

Informazioni e prenotazioni 327 818 4788 – compagnia@teatrobelli.it