Maxi blitz antidroga a Spoleto e Foligno: un fiume di cocaina. Quattro arresti

Quattro sono stati portati in carcere, per due è scattato l’obbligo di dimora con divieto di uscire durante le ore notturne, il settimo invece non potrà risiedere in Umbria. E’ il bilancio dell’operazione antidroga dei carabinieri, scattata questa mattina all’alba, coordinata dalla Procura della Repubblica di Spoleto. Gli indagati sono albanesi e italiani fra i 19 e i 44 anni, tutti uomini. Per gli inquirenti sono i responsabili della gestione di alcune piazze dello spaccio tra Spoleto e Foligno. Sette misure cautelari che contengono l’accusa di detenzione e spaccio di sostenze stupefacenti. Le indagini sono iniziate ad aprile dello scorso anno dopo il sequestro di 50 grammi di cocaina a uno degli indagati. A novembre 2023 un giovane spacciatore albanese è stato arrestato in flagranza. Un mese dopo, un altro indagato è stato arrestato con 100 grammi di cocaina destinati alla vendita al dettaglio. Proprio da queste operazioni è partita l’attività investigativa che ha portato alle misure cautelari di oggi. Intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti e controlli mirati hanno fatto il resto. La svolta arriva sei mesi fa, marzo 2024, quando i carabinieri irrompono nella città di Foligno e mettono a setaccio la rete dello spaccio gestita da albanesi. Chili di cocaina al mese che venivano acquistati nelle Marche per poi essere piazzati in numerosi luoghi tra Foligno e Spoleto. Le indagini hanno consentito di monitorare i trasporti di cocaina e notare numerosi episodi di detenzione e vendita della droga. La cocaina arrivava nella periferia di Foligno dove veniva interrata e poi prelevata per essere lavorata in laboratorio. Una volta confezionata veniva distribuita nelle piazze di spaccio di Spoleto e Foligno. Un blitz che ha portato al sequestro di 450 grammi di cocaina e 500 grammi di marijuana, per un valore stimato di circa 60 mila euro. Le perquisizioni hanno consentito, inoltre, di sequestrare droga, bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e circa 40 mila euro in contanti, considerati proventi dell’attività di spaccio.