Approvata la legge sulla famiglia: polemiche e ideologie a Palazzo Cesaroni. Ognuno per la sua strada di fronte ai bisogni delle famiglie

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a maggioranza la “legge sulla famiglia”, prima firmataria Paola Fioroni. Alle relazioni di maggioranza e minoranza hanno fatto seguito gli interventi dei consiglieri Fora (Patto civico), Thomas De Luca (M5S), Simona Meloni (Pd), Pastorelli (Fi), Fioroni (Lega), Porzi (Misto), Proietti (Fdi), Pace (Fdi), Manicni (Lega) e Donatella Tesei, presidente della giunta regionale.  Non hanno partecipato al voto tre consiglieri (Bettarelli e Meloni del Pd, De Luca M5s), Astenuto Bianconi del Misto. La proposta di legge è stata approvata con il voto favorevole di Lega, Fdi, Fi, Patto civico e Porzi-Misto. L’Aula ha respinto a maggioranza undici emendamenti presentati dal Pd, M5s e Misto mentre ha approvato all’unanimità due emendamenti presentati da Andrea Fora. “Questa legge non è ideologica – ha detto Paola Fioroni – ma ha l’obiettivo di tutelare i più fragili. Sull’interruzione di gravidanza, non abbiamo fatto altro che recepire quanto previsto dalla legge 194, dando una opportunità alle donne. Il fattore famiglia non viene spostato dal bisogno: verrà sperimentato, come richiesto dalle famiglie, per evitare le discriminazioni che possono nascere dal solo Isee. Il Caregiver deve essere inserito nel progetto di vita della persona ed i livelli assistenziali di prestazione permetteranno di rispettare diritti e desideri delle persone”. Thomas De Luca (M5s) ha spiegato che il suo non è stato un voto “ideologico”  ricordando il suo matrimonio in chiesa ” senza però sentire alcun bisogno di affermare, togliere o sminuire la presenza di altre persone  che fanno scelte diverse per affermare la mia identità. Non ho bisogno di restringere la libertà degli altri per poter manifestare la mia, che esercito nella piena convinzione”. Simona Meloni (Pd) ha presentato sette emendamenti tutti respinti dalla maggioranza di centrodestra. “Apprezziamo i passi avanti fatti rispetto al primo testo, avete completamente riscritto la legge grazie alle audizioni che noi abbiamo voluto, agli spunti delle associazioni. Ma non è bastato, E’ vero, è migliore rispetto alla legge Pillon ma riteniamo che ci siano ancora dei passi in avanti da fare”, ha aggiunto Meloni. Citando il cardinale Zuppi, la Meloni ha sottolineato l’importanza ” di volersi bene al di là della sigla giuridica”. Soddisfazione è stata espressa dal capogruppo di Forza Italia, Stefano Pastorelli. Paola Fioroni, rispetto alle osservazioni dell’opposizione, ha precisato che “non è vero che il concetto di famiglia sia mutato rispetto alla legge vigente”. Donatella Porzi (Misto) ha apprezzato lo sforzo finanziario (30 milioni di euro) per le famiglie ma ritiene esagerati i “toni e l’enfasi del centrodestra che ne fa un elemento di propaganda elettorale”. Per la presidente della terza commissione consiliare Elena Proietti Trotti (Fdi) “questa legge serviva. Si tratta di un testo che riguarda la totalità degli umbri ed è frutto di un percorso che parte da lontano”.  Per la presidente dell’Assemblea legislativa Eleonora Pace (Fdi) la legge rappresenta “un sasso nello stagno per far riflettere tutte le coscienze, anche quelle che si scagliano contro per pura contrapposizione politica”. Per la governatrice Tesei si tratta di un provvedimento “serio, organico ed efficace”.