“Non esiste alcun caso di droga al Fentanyl né a Perugia né in Italia” assicura il procuratore Cantone

“Il caso Fentanyl non esiste. Le indagini evidenziano che non sono state trovate dosi con questa sostanza”: lo ha detto il procuratore di Perugia Raffaele Cantone illustrando l’esito di un’indagine della squadra Mobile avviata in seguito al rinvenimento ad aprile di una dose di eroina che era stato ipotizzato fosse tagliata con l’oppioide. “Non c’è un allarme Fentanyl né a Perugia né in Italia”, ha ribadito Cantone. “Abbiamo fatto verificare tutte le dosi sequestrate in precedenza – ha detto il procuratore – un’attività a 360 gradi”. Riguardo alla dose trovata ad aprile ha detto che “se è un caso esistito è comunque sporadico”. Sempre riguardo alla dose sequestrata ad aprile, Cantone ha detto che “l’ipotesi su questo punto saranno valutate quando si concluderà tutta l’indagine”. Ha aggiunto che “evidenziamo qualche stranezza nelle modalità di questa dose. Sia nel quantitativo di eroina pura che c’era sia nel quantitativo di Fentanyl e anche nelle modalità di reperimento. Non sappiamo cosa davvero è avvenuto. Cercheremo di capirlo”. Ha concluso ribadendo che certamente a Perugia “dove il mercato dello spaccio è molto attivo il Fentanyl non lo abbiamo trovato”. Tra l’altro è certo che non ha portato a individuare siti di vendita del Fentanyl, specificamente rivolti al mercato italiano, il monitoraggio del web e del darkweb operato per mesi dalla polizia dopo la segnalazione, ad aprile, di una dose con questa sostanza. Gli accertamenti sono stati condotti dalla squadra mobile e dal Servizio centrale operativo. Facendo ricorso anche a operatori sotto copertura, al sequestro e arresto ritardato oltre che dell’utile supporto delle intercettazioni telefoniche.