Arrestato hacker di 24 anni: era in possesso della password del procuratore di Perugia. Cantone “Incuriosito e inquietato”

Era in possesso, tra Firenze, Perugia e Torino, di ben 46 password di altrettanti magistrati inquirenti, tra cui anche quelle dei procuratori di Perugia e di Firenze. La circostanza emerge dagli approfondimenti investigativi eseguiti dalla Procura di Napoli sulle informazioni acquisite e analizzate dagli inquirenti nell’ambito dell’indagine sulle incursioni dell’hacker siciliano 24enne Carmelo Miano arrestato tra l’altro con l’accusa di avere violato i server del Ministero della Giustizia.  Il 24enne è un informatico siciliano di gela e domiciliato a Roma. Lavora con una società specializzata in consulenza, cybersecurity e system integration. L’Azienda ha dichiarato di aver preso provvedimenti nei suoi confronti dopo l’arresto. Secondo quanto emerge il giovane aveva capacità “quasi geniali”. Il 24enne però non aveva fatto i conti con l’attività investigativa della polizia postale. Resta comunque una certezza: l’indagato avrebbe bucato alcuni sistemi informativi strategici per il Paese. Ora l’obiettivo degli inquirenti è capire a chi fossero destinate le informazioni raccolte, tutte riservate. E’ “incuriosito e inquietato” il procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone dalla notizia che l’hacker Carmelo Miano aveva anche la sua password. E’ il commento che il magistrato ha fatto rispondendo all’Ansa. Cantone sta tra l’altro coordinando l’indagine sugli accessi abusivi alle banche dati in uso alla Direzione nazionale antimafia. Procedimento che non è ancora concluso. Uno snodo è atteso nelle prossime settimane quando il Tribunale del riesame di Perugia dovrà decidere sul ricorso della Procura contro la decisione del Gip di negare l’applicazione degli arresti domiciliari per il tenente della guardia di finanza Pasquale Striano e per l’ex magistrato della Dna Antonio Laudati.