Assemblea Confindustria Umbria, elezioni regionali: “Occorre coraggio nelle scelte, non interessa la parte politica che le adotta”
Assemblea generale per Confindustria Umbria, oggi pomeriggio, ad Assisi. Presenti il presidente nazionale di Confindustria Emanuele Orsini e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Confindustria Umbria, che oggi rappresenta circa l’80% del valore aggiunto manifatturiero prodotto nella regione, compie 80 anni. Nel sottolineare l’importante traguardo delle otto decadi di industria, il presidente Vincenzo Briziarelli, aprendo la sua relazione, ha affermato che “l’associazione nata nel 1944, grazie a circa venti imprese, con l’obiettivo di favorire la ripresa delle attività produttive, oggi ne rappresenta quasi mille per un totale di 50 mila dipendenti”. L’assemblea è stata aperta dai saluti istituzionali del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, e proseguita poi con gli interventi del ministro della Difesa Guido Crosetto, e della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei. A chiudere i lavori il presidente di Confindustria nazionale Emanuele Orsini.”Le storie di Confindustria Umbria, delle imprese e della Regione si sono intrecciate in questi decenni – ha detto Briziarelli – e oggi festeggiamo con lo sguardo rivolto al domani, certi di lasciare alle spalle una bella storia e soprattutto fiduciosi di riuscire a portare avanti tutte le iniziative che consentiranno di consegnare alle prossime generazioni un territorio in cui potranno realizzare i loro sogni”. Nel corso dell’Assemblea, Confindustria Umbria ha consegnato il “Premio fedeltà associativa” alle aziende iscritte da 50 e 75 anni. Sono state premiate Calcestruzzi Magione di Gradassi, Edil Beton Perugia, Edilizia Papa Costruzioni Generali, F.lli Fragola, Luigi Metelli, MCT Italy, Monini, Officine Meccaniche Galletti, Puliumbria Group Service, Scatolificio Gasperini, Tulli Acque Minerali, Wienerberger e Gruppo Bernardini. Briziarelli, nel suo intervento, ha evidenziato la “spinta formidabile” data da Industria 4.0: ” La quota di investimenti sul Pil è passata dal 6% nel 2014 al 7,6% nel 2023″. Invece, ha aggiunto, “il Piano industria 5.0 stenta a decollare a causa di una burocrazia eccessiva, di tempi irragionevoli, di procedure complesse”. Le imprese, ha concluso Briziarelli, “devono innovare, non passare il tempo a compilare moduli”. Sull’Europa ha criticato alcune scelte che comprometterebbero il sistema industriale. ” Siamo europeisti convinti – ha detto Briziarelli – per la sostenibilità e per un’integrazione comunitaria sempre più forte ma è chiaro che questi obiettivi non possono essere raggiunti con politiche ambientali, industriali ed energetiche che stanno compromettendo il sistema industriale italiano”. Passando alla elezioni regionali, Briziarelli ha ricordato “l’approccio pragmatico” che l’associazione ha con le amministrazioni locali. “Non valutiamo le decisioni in base alla parte politica che le adotta – ha aggiunto – ma in base agli effetti che ne derivano. A noi non interessa la paternità della scelta. A noi interessa ciò che genera. Per rafforzare questo metodo, riteniamo che sia nostro dovere fornire alla politica i dati per metterla in condizione di assumere decisioni migliori, che, talvolta, richiedono ad essa il coraggio di fare scelte impopolari, senza essere preda di ideologie”.