La Uil Umbria forma sindacalisti all’Intelligenza artificiale: “Cambiamento da governare”

“Una grande sfida, complessa e difficile, che un sindacato non può subire passivamente ma deve conoscere e governare”. Così Francesco Maria Gennaro, della segreteria generale della Uil Nazionale ha aperto il focus della Uil Umbria sull’Intelligenza artificiale che si è svolto ieri nella sede di Terni. Un momento di approfondimento al quale hanno partecipato sindacalisti e operatori della Uil, come primo appuntamento di un processo che porterà la Uil Umbria, sulla scorta della Uil nazionale, a misurarsi con la sfida dell’Intelligenza artificiale. “L’intelligenza artificiale non è il futuro ma il presente – ha proseguito Gennaro – e ha impatti e ripercussioni non da oggi su diversi terreni, pensiamo alla sanità o al contributo che potrebbe fornire nella prevenzione degli infortuni sul lavoro. Chiaramente insieme alle enormi potenzialità porta con sè numerosi rischi, come la contrazione dell’occupazione e come la sfera dei rischi etici che riguardano la dignità di chi lavora – ha proseguito – a cui si dovrà rispondere con la regolamentazione, con la contrattazione e con la formazione. Lavorare per conoscere l’IA ci permetterà anche di indicare la strada per qualificare e per redistribuire quel più di produttività di cui si beneficerà e, soprattutto, mitigare i possibili effetti negativi di un’innovazione robusta che genera opportunità e pericoli e che condurrà ad un cambiamento non solo tecnologico ma dei processi e dell’organizzazione del lavoro”.

Ad intervenire anche Andrea Desantis, il coordinatore del Comitato Tecnico AI – Uil e il presidente di Eures Ricerche, Fabio Piacenti, dai quali sono arrivate riflessioni in merito ai cambiamenti, sociali e produttivi, dell’Intelligenza artificiale per una “presenza pervasiva” che ha ormai acquisito. A chiudere Claudio Martelli, presidente della Fondazione Nenni.

“Una giornata positiva – spiega il segretario generale della Uil Umbria, Maurizio Molinari – di un sindacato attivo, vivace, che guarda al futuro e che si prepara a gestire nuove sfide in un percorso che non si fermerà con l’incontro di ieri”.