Stefania Proietti: “Appena eletta approverò un nuovo modello di welfare per l’Umbria”

” La giunta regionale che ho in mente sarà coerente con la mia impostazione culturale, i miei valori, la mia storia, e quindi non può non mettere in piedi un nuovo sistema di welfare regionale. Se c’è una emergenza, ed è sotto gli occhi di tutti, si tratta dell’emergenza sociale che, in una regione in cui il clima di fiducia si è deteriorato, ha reso tutti molto più poveri e ha lasciato le famiglie da sole”. Lo ha sottolineato Stefania Proietti, candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione. “Una regione che si rispetti – ha detto Proietti – deve mettere in campo misure in grado di attenuare i disagi e alleviare i dolori dei cittadini, dai più fragili agli anziani, alle persone con disabilità, alle famiglie e ai giovani, a chi non riesce ad arrivare alla fine del mese. Va detto che sono cambiati i bisogni delle famiglie, è cambiata la tenuta sociale, e c’è bisogno urgente di tutele serie ed efficaci per andare incontro alle nuove povertà”. Proprio per queste ragioni, Stefania Proietti ha annunciato che tra i primissimi atti che la sua giunta approverà c’è proprio “la promozione di un nuovo welfare regionale”.  Un modello, ha spiegato, basato su nuove alleanze tra istituzioni, famiglie, privato sociale. “Un modello – ha proseguito Proietti – che si può definire welfare collaborativo e racchiude l’intento di favorire il coinvolgimento attivo dei cittadini che, prescindendo dai vincoli di carattere associativo stabili, favorisce il nascere di esperienze collaborative per lo svolgimento di attività sociali. Un modello di welfare che supera la semplice dimensione del rendimento economico, diventando strada efficace per recuperare valori alla base della nostra Costituzione, da quello della solidarietà, principio inderogabile, a quello della responsabilità che invita i cittadini a interrogarsi sul proprio contributo alla realizzazione del bene comune, a quello dell’uguaglianza che impone di consentire a tutti di essere riconosciuti nella loro dignità e alle persone più deboli di essere percepite come risorsa e non come un problema da risolvere”. Accanto a queste misure, ha concluso Proietti, “vogliamo un welfare per i giovani, in grado di dare risposte alle loro esigenze con particolare attenzione al disagio mentale e alla fragilità psicologica, creando una rete per una nuova comunità educante”.