E45, SMACCHI ILLUSTRA LA MOZIONE APPROVATA DAL CONSIGLIO

La mozione di Smacchi e Locchi  (Pd) sulla trasformazione della E45 in autostrada, approvata oggi dal Consiglio regionale, chiede di “verificare le effettive modalità e le tempistiche con cui Anas e Governo intendono procedere all’adeguamento della E 45 e alla sua trasformazione in autostrada. Va esclusa fin da ora con le controparti pubbliche e private – è scritto nell’atto – qualsiasi tipo di pedaggio ai residenti dell’Umbria e si deve tornare a considerare come priorità assoluta il completamento della Perugia-Ancona nonché il complessivo rifinanziamento del nodo di Perugia. L’assessore Rometti e la giunta dovranno riferire all’Assemblea l’esito degli eventuali colloqui che si avranno in merito con il Governo”.  Il consigliere regionale Smacchi, che ha illustrato in aula il documento, ha ricostruito le tappe storiche che hanno portato all’odierno percorso della superstrada che collega Ravenna a Orte: “Una carreggiata a quattro corsie il cui tracciato che in alcuni tratti ha sostituito integralmente quello storico della strada statale 3 bis Tiberina (che collegava Narni con Bagno di Romagna) inizia a Terni e si prolunga fino alla Romagna per complessivi 250 chilometri, qualificandosi come la superstrada più lunga d’Italia. Questa mozione – ha aggiunto Smacchi – prende spunto dalla decisione del Governo, che con delibera del comitato interministeriale per la programmazione economica CIPE dell’8 novembre 2013, ha deciso di potenziare la E 45 trasformandola in un nuovo tratto autostradale denominato Orte-Mestre. Entro l’8 febbraio, con la firma del presidente del Consiglio, inizierà l’eventuale iter esecutivo. La finalità di questo progetto – ha continuato Smacchi – è quella di rispondere ai nuovi standard di sicurezza stradale e alla realizzazione ex novo dell’itinerario denominato ‘E 55 nuova Romea’, si tratta di un investimento complessivo stimato in circa 8–9 miliardi di euro, gran parte dei quali provenienti da investimenti privati, attraverso project financing, da scontare con la concessione del pedaggio autostradale. Si prevede un periodo di costruzione che dovrebbe terminare intorno al 2021, con la trasformazione nel tratto umbro della E 45, in autostrada. È intenzione del Governo realizzare un adeguamento del collegamento con caratteristiche di strada di tipo A per 281 chilometri e di tipo B per 115 chilometri, nonché prevedere un collegamento a pedaggio con l’esazione senza interruzione del flusso veicolare, ossia privo di caselli. Dobbiamo considerare indispensabile – ha aggiunto Smacchi – una non rinviabile manutenzione immediata dell’attuale sede stradale della E 45. Per il 2013 l’Anas ha stanziato una somma insufficiente per questa manutenzione, ossia circa 5,5 milioni di euro che è pari a circa 40 mila euro per chilometro, una cifra risibile”. Smacchi ha infine ricordato che “il nodo di Perugia rappresenta un elemento cruciale per la viabilità della E 45, la quale proprio su quel punto incontra la più complessa strozzatura viaria del suo percorso” e che “rimangono ancora non ultimati, seppur con una copertura finanziaria certa, i lavori di completamento della Perugia Ancona, che hanno avuto inizio circa tre decenni fa, in particolare sono completamente fermi i lavori relativi al tratto Pianello Valfabbrica di competenza Quadrilatero e i lavori relativi al tratto Valfabbrica Casa Castalda, di competenza Anas, a causa della grave situazione in cui versano le due aziende, Impresa e Carena. Su questo chiamo all’assessore Rometti uno sforzo per evitare di trasformare la Perugia Ancona in una nuova Salerno – Reggio Calabria”. L’Assemblea legislativa – lo ricordiamo – ha approvato la mozione  a maggioranza con i 22 voti favorevoli e i 5 no di Idv, Lega nord, Cu, Prc.

 

 

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