Caccia, la terza commissione approva il calendario venatorio 2015-2016
La Terza commissione consiliare di Palazzo Cesaroni ha dato parere favorevole all’unanimità al Calendario venatorio 2015-2016 predisposto dalla giunta regionale. L’assessore Fernanda Cecchini ha spiegato che è stata confermata l’impostazione dello scorso anno, in accordo alle leggi nazionali e europee. Preaperture: il 2 settembre per l’intera giornata e nei giorni 6 e 13 settembre solo fino alle ore 13.
Le specie cacciabili nelle giornate di preapertura sono: alzavola, marzaiola, germano reale, tortora, merlo, colombaccio, cornacchia, ghiandaia, gazza. Domenica 13 settembre fino alle ore 13 sarà consentita la caccia alla quaglia, limitatamente alle stoppie con l’ausilio del cane. A partire dal 20 settembre sarà consentita la caccia anche ad altre specie: coniglio, fagiano, starna, pernice rossa, silvilago, beccaccia, beccaccino, canapiglia, cesena, codone, fischione, folaga, frullino, gallinella d’acqua, mestolone, moretta, moriglione, pavoncella porciglione, tordo bottaccio, tordo sassello, volpe e lepre (quest’ultima solo fino al 13 dicembre). Dopo il 30 novembre non si possono cacciare le femmine del fagiano.
Per quanto riguarda il cinghiale, il prelievo inizierà da sabato 3 ottobre 2015, fino a non oltre il 3 gennaio 2016, a meno che il piano di contenimento a cura delle Province non evidenzi la necessità di ulteriore prelievo della specie.
Per ogni giornata di caccia è consentito abbattere i seguenti capi di selvaggina: fagiano, starna, pernice rossa, lepre, coniglio selvatico. Di questi animali si possono abbattere al massimo due capi, uno solo invece per lepre e starna; quaglie 10 capi (massimo 50 a stagione); tordo, merlo e cesena 20 capi complessivamente; allodola 20 capi (massimo 100 a stagione); beccaccia 3; tortora 10 e 10 capi complessivamente per le altre specie volatili. In tutto non si potrà abbattere giornalmente più di 20 unità.
Le amministrazioni provinciali possono autorizzare la caccia di selezione alle specie daino, capriolo, cervo e muflone, in zone determinate e con sufficiente consistenza, nei periodi dal 21 giugno al 19 luglio 2015, dal 16 agosto al 4 ottobre 2015 e dal 4 gennaio al 13 marzo 2016. Prelievo consentito per cinque giorni la settimana con munizioni atossiche, fermo restando il silenzio venatorio nei giorni di martedì e venerdì. Gli appostamenti fissi non possono essere installati ad una distanza inferiore a 400 metri dai confini dei seguenti ambiti territoriali: oasi di protezione, zone di ripopolamento e cattura, centri di riproduzione di fauna selvatica. La distanza fra appostamenti fissi deve essere di almeno 200 metri, per quelli al colombaccio almeno 500 metri, anche con più di un capanno ma entro un raggio di 50 metri da quello principale. Gli appostamenti temporanei devono essere ad almeno 200 metri di distanza da quelli fissi e almeno 100 metri da oasi di protezione, zone di ripopolamento e riproduzione.
Negli appostamenti fissi o temporanei, esclusi quelli per la caccia al colombaccio o agli acquatici, devono esserci al massimo 2 cacciatori. E’ vietata la caccia a lepre, fagiano, starna, pernice rossa, beccaccia e beccaccino. Negli appostamenti fissi è consentito l’uso di richiami vivi con limite massimo di 40 unità di cattura e 40 unità di allevamento; in quelli temporanei il limite scende a 10 più 10. Vietato usare o detenere richiami vivi accecati o mutilati, richiami acustici con o senza amplificazione del suono. Proibita la caccia in botte. Al termine dell’attività venatoria il cacciatore ha l’obbligo di rimuovere tutti i materiali usati per l’appostamento. Vietato segnare in alcun modo il luogo dell’appostamento.
L’addestramento e l’allevamento dei cani è consentito dal 16 al 31 agosto 2015, escluso il martedì e il venerdì, e nei giorni 7, 9, 10, 14, 16 e 17 settembre 2015, dall’alba fino alle ore 12 e dalle ore 16 fino al tramonto, ad almeno 500 metri di distanza dalle aziende faunistico venatorie