Regionali, sanità, ecco la ricetta di Barberini (Pd) per migliorare il sistema sanitario umbro
“In Umbria abbiamo un buon sistema sanitario, ma non basta: dobbiamo lavorare per una sanità non solo buona ma eccellente, che metta al centro le persone e i loro bisogni, non solo le patologie”.
Lo ha detto Luca Barberini, candidato del Pd al consiglio regionale dell’Umbria, ieri sera a Foligno, durante un incontro con medici e operatori sanitari del territorio, presenti oltre duecento persone.
“In questi anni – ha detto Barberini – è stato fatto tanto, i conti sono in ordine, ma potevamo fare di più sul fronte dell’appropriatezza assistenziale e dell’organizzazione dei servizi. Abbiamo sfide importanti da cogliere, a cominciare dall’adozione di un nuovo Piano sanitario regionale, uno strumento di programmazione importante alla cui stesura devono contribuire anche enti locali e territori, per cogliere meglio i bisogni dei cittadini. Dobbiamo puntare su una maggiore prevenzione, rafforzando i dipartimenti della prevenzione e l’idea delle farmacie come centro di servizi. Occorre potenziare l’assistenza domiciliare e distrettuale, nonché i servizi territoriali integrando ospedale, distretti e servizi sociali. Sul fronte dell’assistenza ospedaliera – ha detto ancora il candidato del Pd – dobbiamo fare scelte più coraggiose, ottimizzando le strutture piccole, evitando inutili sovrapposizioni, facendo muovere staff medici e tecnologie piuttosto che i pazienti, valorizzando meglio le strutture che valgono più delle altre. Bisogna lavorare per un sistema sanitario più efficiente e organizzato, liberando risorse per abbattere le liste di attesa e garantire servizi più efficaci e di qualità. Dobbiamo essere più attenti alla meritocrazia e all’innovazione tecnologica, soprattutto sul fronte degli strumenti diagnostici”.
All’iniziativa, coordinata da Silvia Stancati assessore del Comune di Foligno, sono intervenuti anche il direttore generale della Usl Umbria 2, Sandro Fratini, e il sindaco di Foligno, Nando Mismetti. Diversi i medici, i primari e gli infermieri che hanno preso la parola per evidenziare criticità e bisogni del sistema sanitario locale.