TERNI, VICENDA AIDAS, IL MONDO POLITICO SI MOBILITA
Un effetto, le lavoratrici dell’Aidas, l’hanno sicuramente ottenuto: quello di richiamare sulla loro vicenda l’attenzione pubblica e politica. Alcune di loro (in tutto i lavoratori sono 118), insieme al segretario provinciale della Uil, Gino Venturi, sono arrivate all’ottavo giorno di sciopero della fame. Questa mattina sono state visite da un medico che le ha sottoposte al prelievo del sangue e alla misurazione della pressione trovandole molto deboli, secondo quanto riferisce una nota della stessa Uil, ma con l’umore alto.
Altre tre lavoratrici sarebbero pronte ad aggiungersi alla protesta. Chiedono il pagamento degli stipendi arretrati – almeno una sola delle 13 mensilità dovute – e trasparenza sul futuro della cooperativa. Sono proprio le prospettive a fare maggiore paura. Sull’Aidas, che nel frattempo è stata commissariata, ci sarebbe l’interesse di diversi soggetti. Il punto è di mantenere gli attuali livelli occupazionali. Della vicenda si sta occupando anche il mondo politico e sindacale. Oggi le lavoratrici, che nei giorni passati hanno scritto anche al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, hanno ricevuto la solidarietà della rsu dell’Ast e, nel tardo pomeriggio, la vista dei rappresentanti del consiglio comunale guidati dal presidente Giorgio Finocchio e del sindaco Di Girolamo. La prossima settimana, intanto, dovrebbe tenersi un incontro in prefettura anche con il commissario della cooperativa.