Caldo asfissiante, a Foligno superati 41 gradi, Perugia più calda di Terni. In tutta l’Umbria incidenti, malori e cadute
Fino a venerdì non ci sarà tregua. E quando le temperature scenderanno, la colonnina del termometro si abbasserà solo di due-tre gradi, per poi riprendere l’impennata da lunedì.
Un caldo asfissiante, con il picco nella giornata odierna e in quella di domani. Foligno è stata oggi la città più calda dell’Umbria con più di 41 gradi. Poi Bastia Umbra con 39,2, Montemolino di Todi con 39,1, Passignano con 38,5, Sangemini con 38,2. A Perugia sono stati registrati 37,8 gradi e a Terni 36,7. Una vera e propria emergenza che desta moltissima preoccupazione soprattutto per anziani, bambini e persone che soffrono di particolari patologie. Già sono iniziati i numerosi ricoveri nei pronto soccorso degli ospedali; a Spoleto una donna alla guida ha avuto un malore per il troppo caldo ed è finita fuori strada, a Bastia un’anziana è stata ritrovata senza vita e con tutta probabilità tra le cause del decesso c’è questa afa che attanaglia l’Italia e l’Umbria con picchi bollenti e prolungati.
La morsa del caldo ha iniziato dunque a produrre le prime conseguenze con l’aggravamento di patologie cardiocircolatorie e respiratorie in pazienti anziani, finiti in ospedale. L’afflusso più importante è stato registrato a Perugia con numerosi codici gialli gestiti dal personale del pronto soccorso. Dodici i ricoveri principalmente nelle strutture di medicina e cardiologia. “Sicuramente le temperature di questo periodo hanno avuto un ruolo importante nel quadro di situazioni cliniche già compromesse”, ha sottolineato il Dr Massimo Siciliani del pronto soccorso di Perugia. In due casi il caldo ha provocato abbassamento della pressione e spossatezza, determinando rovinose cadute di pazienti anziani cui sono stare riscontrare la frattura del femore.
Intanto si susseguono gli allarmi lanciati dall’ Arpa per i parametri dell’ozono con una concentrazione molto alta, che invitano a limitare l’esposizione e quindi a limitare le attività all’aria. Da evitare l’attività fisica anche moderata all’aperto, come camminare velocemente, in particolare nelle ore più calde ed assolate.