Terni, 47 esuberi all’Ilserv, la metà potrebbe essere ricollocata in Ast
TERNI – La Ilserv, la più grande azienda dell’indotto di Ast, ha annunciato 47 esuberi ma 26 potrebbero essere riassorbiti da Ast. La ditta esterna, che impiega 330 dipendenti, ha espresso la necessità di avviare le procedure di mobilità per 47 lavoratori sulla scorta del mancato rinnovo di alcuni contratti di appalto da parte di Ast.
Ci sarebbero comunque dei margini di manovra per limitare l’impatto sull’occupazione secondo quanto emerso dall’incontro tra le rsu, i sindacati di Fim, Fiom, Uilm, Ugl e Fismic e i vertici della multinazionale della Harsco che ha il controllo dell’azienda.
Per 26 dipendenti impiegati nelle aree Lpn1, Lpn2 e Lac 10, in cui non sono stati rinnovati i contratti, ci sarebbe un’apertura verso il possibile impiego diretto da parte della stessa Ast che riprendersi i tre servizi finora dati in appalto.
Tre o quattro lavoratori hanno espresso l’intenzione di lasciare volontariamente mentre per i restanti si sta valutando la possibilità di una ridistribuzione interna, attraverso una riorganizzazione dei servizi e dei turni nei vari reparti in cui dovrebbero essere mantenuti gli appalti. Per questi ultimi sono ancora corso le trattative commerciali tra Ilserv e Ast.
La riorganizzazione dovrebbe partire a settembre quando scadranno i contratti in essere. I sindacati giudicano positivamente il fatto che si ci trovi davanti ad assegnazioni pluriennali a differenza di quanto si prospettava qualche mese fa quando la Ilserv ha rischiato di uscire dal perimetro dell’Ast.
La prossima settimana è previsto un nuovo incontro tra i vertici Harsco e i sindacati per proseguire il confronto.