DIS…corsivo. Il vetro e il mammut
NOSTRADAMUS di Maurizio Terzetti / Si è molto parlato, durante l’insediamento del Consiglio regionale, di trasparenza di Palazzo Cesaroni. Un po’ tutte le forze politiche hanno tenuto a precisare che l’attività dell’Assemblea legislativa regionale si svolgerà come in una casa di vetro, nella assoluta trasparenza di atti e comportamenti di fronte all’opinione pubblica e all’elettorato.
Le “Giornate del vetro” che si svolgono in questi giorni a Piegaro riprendono in maniera molto efficace la metafora usata a Palazzo Cesaroni nello scorso mese di luglio. E se ne appropriano come del legittimo prodotto della loro artigianale versatilità. Prima, infatti, di poter estendere come metafora il riferimento al vetro, sarà bene valorizzare il vetro e la sua produzione di un tempo nella sua tipicità umbra.
Così, i politici regionali fanno bene a riferirsi al vetro per progettare la massima evidenza dei loro atti e comportamenti. Purché, tuttavia, si rendano conto che il vetro del quale si sono idealmente circondati al posto dei muri di pietra dell’antico Palazzo è una materia estremamente fragile, della quale bisogna cogliere la bellezza, l’utilità e l’effettivo uso.
La trasparenza, in altri termini, va messa in pratica con molta coerenza, altrimenti si rischia, nel suo nome, di fracassare la casa di vetro nella quale ci si è installati. E si sa quanto il vetro sia fragile, quanto occorrano prudenza e mano leggera per poterlo far risplendere e per poter risplendere noi stessi dietro la sua trasparenza.
Una delle eccellenze della produzione vetraria di Piegaro era il fiasco. E anche oggi, durante le “Giornate del vetro”, al fiasco è dedicata una manifestazione, un’estemporanea di pittura, durante la quale i fiaschi vengono dipinti dopo aver tolto loro l’impagliatura che, nella tradizione piegarese, veniva accuratamente passata sulla bottiglia di vetro.
Il fiasco è, appunto, il rischio che si corre annunciando trasparenza e praticando al suo posto una impenetrabile chiusura di gesti, atti e comportamenti.
A Piegaro, in località Pietrafitta, c’è il Museo Paleontologico, ricco di preziosi reperti di grandi animali preistorici, compresi alcuni mammut. Ecco, disperdere il senso della trasparenza, vanificare la promessa di trasparenza equivale a far passeggiare alcuni di quei mammut – specie ora che il “Boldrini” il rischio chiusura lo sta correndo – nelle sale espositive del Museo del Vetro, dove oggetti di una fragilità assoluta temono che anche il semplice sguardo possa irreparabilmente incrinarli.