Foligno, vigili urbani, tregua finita: sindacati contro la comandante

FOLIGNO – La tregua è finita: chiusa la vertenza durata mesi, riesplode la polemica tra vigili urbani e Comune, o meglio tra sindacati e comandante della polizia municipale di Foligno. L’occasione è stata fornita dalla cerimonia per il 169esimo anniversario della fondazione del corpo della polizia municipale, che si è svolta il 19 novembre scorso, presenti, fra gli altri, il sottosegretario al ministero dell’Interno, Gianpiero Bocci, e il prefetto di Perugia, Antonella De Miro. Un evento molto partecipato, che ha visto anche la firma del protocollo d’intesa, tra Comune di Foligno e Prefettura di Perugia, per la legalità e la sicurezza contro il rischio di infiltrazioni criminali, che però non è piaciuto ad alcune sigle sindacali. In una nota inviata alla stampa, Csa Aziendale, Uil Fpl e Sulpl, parlano infatti di “anniversario del corpo di polizia municipale senza i vigili, messi sempre più in disparte dal Comando. Presenti solo il comandante, due vice comandanti e qualche agente comandato in servizio”.

Da qui l’affondo: “I contrasti all’interno del comando – scrivono le tre sigle sindacali – sembrano ormai insanabili. Non sarà un caso che il comandante abbia inopportunamente, data l’occasione, posto l’accento sui soli aspetti economici anche nel discorso tenuto durante la cerimonia, tralasciando i problemi organizzativi ai quali continua a non fornire risposte”.

Il riferimento è alla mancata convocazione di un tavolo tecnico previsto a metà novembre e l’affondo riguarda il “non riconoscere la specificità della polizia locale, visto che al momento i vigili continuano ad essere in realtà penalizzati rispetto agli altri lavoratori: nel 2013 erano stati tolti oltre 20mila euro ai vigili, ripartendoli tra gli altri lavoratori del Comune. I vigili hanno chiesto ed ottenuto di ritornare soltanto ai livelli del 2012 senza però danneggiare gli altri colleghi i quali, quindi, hanno invece visto un lieve aumento della produttività rispetto al 2012”.

“Il problema – dicono le tre sigle sindacali – non è squisitamente economico, ma relativo a problematiche organizzative: va precisato che dal primo gennaio 2016 gli operatori in servizio attivo saranno 41, compresi i due agenti provenienti dalla Provincia e i lavoratori che per problemi di salute non possono essere impiegati in servizi esterni”.

E ancora sull’iniziativa per la festa dei vigili urbani: “I lavoratori – riferiscono Csa Aziendale, Uil Fpl e Sulpl – tengono a precisare che non è stato nulla di organizzato. Tra l’altro risulta che nemmeno siano stati invitati alla cerimonia tutti i vigili pensionati. Semplicemente, il clima all’interno del Comando è talmente compromesso che i vigili si sentono ospiti non graditi a casa propria”.

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