E A PERUGIA RIFLESSIONI PD

Stella /Il tormentone di questi giorni preelettorali ha un punto di domanda che genera ansia, preoccupazioni e pruriti: “Ma quanto va forte Grillo?” This is the question! L’antidoto consigliato è la camomilla. Secchi di camomilla per i “centro… sinistri” perché quelli che ai sondaggi preferiscono mischiarsi tra la gente percepiscono (fatti i debiti scongiuri) un vento favorevole per il PD, che toscaneggiando sempre più sta per raggiungere il più significativo obiettivo dalla data della sua fondazione. Ma non finisce qui. E sì, perché, e qui la camomilla non serve, il secondo punto di domanda è: "come si riverbererà nei livelli locali l'armata genovese?" Questo sì che è un punto interrogativo serio e, per certi versi, poco rassicurante per Perugia in particolare. Giova, infatti, chiedersi: "chi sta facendo la campagna elettorale per il Comune di Perugia e per il suo auspicabilmente massimo esponente piddino?" Come diceva Montanelli, le domande sono facili, difficili sono le risposte. Ma, incamminatici in questo (tortuoso?) ragionamento, corre l'obbligo di azzardare la difficile risposta. Dunque, la campagna amministrativa perugina vede "salire in campo" ripetitive e loro malgrado ingombranti PRESENZE a fronte di ASSENZE, queste sì preocccupanti! Ma chi è l'ASSENTE? Beh, avevamo detto in premessa che difficili sono le RISPOSTE. Meditate gente, meditate! Sì, è vero che il silenzio è la virtù dei forti, ma quando i forti sono chiamati a scendere in campo! Amen

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