Il polo idroelettrico di Terni “tira” il gruppo Erg. L’ad: “Cresce l’offerta diversificata”
TERNI – Il gruppo Erg cresce anche grazie a Terni. L’amministratore delegato del gruppo Garrone, Luca Bettonte, nel presentare il piano industriale 2015-2018, approvato ieri dal cda, ha detto che “grazie alla realizzazione di rilevanti operazioni strategiche si sono ottenuti due risultati fondamentali: la diversificazione tecnologica nella produzione di energia elettrica, a seguito della recente acquisizione del nucleo idroelettrico integrato di terni, e la diversificazione geografica, con la presenza in cinque Paesi in Europa nell’eolico, pari al 37 per cento della potenza complessiva installata, già nel 2015”.
Erg, attraverso la controllata Erg power generation, lo scorso 30 novembre ha perfezionato l’acquisizione da Eon dell’intero business idroelettrico, composto da un portafoglio di impianti presenti in Umbria, Marche e Lazio con un investimento di circa 950 milioni di euro. Il portafoglio è composto da 16 centrali, 7 dighe, 3 serbatoi e una stazione di pompaggio.
Per il futuro il gruppo annuncia 50 milioni di euro nel settore delle fonti programmabili, con un margine operativo lordo complessivo al 2018 superiore ai 150 milioni di euro.