Ternana, la curva nord risponde a Longarini: “Ci siamo sempre”
Tra il pubblico ternano e il presidente Simone Longarini è botta e risposta. Nella monologo di ieri all’Hotel Garden di Terni il numero uno rossoverde aveva sostenuto che “i tifosi non venivano allo stadio per il cognome che porto”, giustificando in questo modo la scarsa affluenza di pubblico al Liberati. Longarini ha anche poi aggiunto di credere nella squadra ma di non poter più essere l’unico a farlo. La risposta della tifoseria, in particolare della Curva Nord, non si è fatta attendere, con un comunicato che riportiamo integralmente:
“A prescindere dall’improvvisa conferenza stampa, del Presidente Simone Longarini, eravamo intenzionati ad esprimere il nostro punto di vista rispetto a quello che sta accadendo nella nostra città e alla nostra amata Ternana. Conosciamo bene le sensazioni e la solitudine di cui parla il Presidente in quanto è la stessa che noi abbiamo percepito per dieci lunghi anni. Sarebbe pertanto sciocco o fazioso non osservare una netta inversione di tendenza, la quale auspichiamo sia solo il primo passo di un lungo percorso che possa far tornare grandi le Fere. Abbiamo il diritto e il dovere di affermarlo in quanto noi insieme a pochi altri ci siamo sempre stati. Sia in un desolante Liberati negli anni bui in serie C che in trasferta fino a quando una legge scellerata, la quale non smetteremo mai di combattere, non ci ha più permesso di seguire la squadra lungo tutto lo stivale nonché, siamo sempre gli stessi che hanno pagato personalmente le conseguenze delle giuste proteste contro questa società senza nessun tipo di rendiconto personale. Ma a prescindere dalle dichiarazioni di Longarini la nostra riflessione vuole incentrarsi sul rapporto città, tifosi, Ternana. E’ del tutto evidente che questa città sia cambiata, si percepisce un imborghesimento preoccupante nel quale tutti si sentono in diritto di parlare di tutto senza però mai cercare di impegnarsi per cambiare concretamente le cose. Lo stadio rappresenta la cartina di tornasole di quello che abbiamo appena affermato: tutti che parlano di Ternana, tutti innamorati dei colori rossoverdii ma poi ad ogni partita il Liberati è sempre uno spettacolo desolante. Noi crediamo che sia giunto il momento di fare molte meno chiacchiere e più fatti. Crediamo che anche le istituzioni abbiano molte responsabilità, palesemente poco impegnate nella costruzione di un futuro degna del glorioso passato di questa città. Il Liberati rappresenta una fonte inestimabile di aggregazione sociale, non ci sfuggono le grandi problematiche che affliggono la nostra Terni ma, crediamo, sia giunto il momento proprio per il ruolo sociale sopra descritto di iniziare concretamente a pensare ad un nuovo impianto come peraltro sta accadendo in molte altre piazze italiane. Insomma, pensiamo che per il bene di questa città sia giunto il momento di darsi una svegliata tutti. Per quanto ci riguarda nei prossimi mesi ci impegneremo a creare iniziative che possano rappresentare momenti di aggregazione, condivisione e di riflessione per Terni e per la nostra amata Ternana. Ci sentiamo in fine di dare un consiglio al Presidente Longarini crediamo sia molto più produttivo qualche volta avere contatti diretti con i tifosi che passare continuamente tramite i giornalisti intenti sempre a cercare il titolo shock o fantomatici scoop.
Noi ci saremo sempre a fianco di chi vuole veramente il bene delle fere.
Auguri a tutti di buone feste e avanti Ternana“
La sensazione però è che di questa diatriba o presunta tale se ne potesse fare anche a meno, sperando che ciò non vada ad inficiare il rendimento della squadra, che sta preparando con cura la difficile partita di Cesena. La rifinitura di domani, a porte chiuse, darà decisiva per sciogliere i dubbi e stabilire chi potrà partire per la Romagna, sul campo di una delle squadre candidate alla promozione diretta.