Perugia, Bisoli: “Con il Vicenza per la continuita”
Vincendo a Vercelli il Perugia ha già migliorato lo score del girone di andata della passata stagione, ma a Pierpaolo Bisoli questo non basta. C’è ancora da onorare un ultimo impegno, quello contro il Vicenza, che potrebbe consentire ai biancorossi di guadagnare ancora una posizione o quantomeno di accorciare ulteriormente la classifica. Obbiettivo è vincere per chiudere un 2015 comunque ottimo. “Ieri abbiamo fatto un discreto allenamento pur essendo tornati alle sei del mattino. Vedremo Drole come recupererà, visto che ieri si è allenato senza contrasti. L’unico che mi preoccupa veramente è Del Prete, che ha un problema al piede e continuerò a chiedergli di stringere i denti. Gli altri stanno bene. Secondo me il problema è stato il campo e smaltire la fatica del viaggio, cosa che l’entusiasmo può aiutare a superare. Siamo in un buon trend e dobbiamo continuare a cavalcarlo”. Il tecnico si è poi espresso su Zapata, andato a segno a Vercelli per la seconda volta quest’anno: “Il gol è la medicina migliore per un attaccante, ma non ha ancora un’autonomia completa. Ha bisogno di essere sempre al 100% per avere i 90′ nelle gambe. Tecnicamente può essere importante a partita in corso, nello stretto e con la palla al piede”. Poi sulla formazione: “Ho dei dubbi in tutti i reparti. Zebli inizia ad accusare la stanchezza. Bisognerebbe sbagliare meno scelte possibile contro un avversario piuttosto complicato e che lotta per le zone basse”. Già, il Vicenza dopo lo strepitoso campionato della passata stagione si trova in difficoltà: “Quando giocano palla a terra ti mettono in difficoltà, meno tempo hanno la palla meno sono pericolosi. Da centrocampo in su sono da playoff. Puntano vicino l’area e ottengono molti rigori. Però dobbiamo farla noi la partita, sia ben chiaro”. Sulla pressione che spesso si respira a Perugia Bisoli la pensa così: “Se uno non la sentisse vuol dire che non è attaccato al proprio lavoro. Bisogna essere abili a trasformarla in energia positiva. Oggi la squadra è cresciuta molto sul piano caratteriale e domani servirà una partita di pazienza per venirne a capo”. In quest’ultimo periodo ci sono due giocatori dimostratisi importanti per la causa biancorossa, Di Carmine e Taddei: “Di Carmine è importante e non deve assolutamente andare via da questo gruppo. Può fare l’esterno a sinistra perchè ha una buona resistenza di corsa. Non l’ho mai ritenuto fuori dal progetto e l’ho anche parecchio stimolato. Lui o Ardemagni? Se lo sapessi non sbaglierei mai formazione, Ardemagni va sfruttato da giocatore importante qual’è, ma devo guardare al bene del Perugia. Taddei invece quando è entrato ci ha messo un po’ per smaltire la fatica, ma in casa è diverso il discorso che fuori perchè i ritmi li dettiamo noi. Zebli? Come tutti i giovani ha dei picchi sia in ascesa che in discesa e devo essere bravo a gestirli. Ci è rimasto male quando l’ho tolto. In mezzo? No, non può ancora giocarci”. Infine, sulle accuse di difensivismo Bisoli ha tenuto a precisare: “La bravura di un allenatore è quella di sfruttare le caratteristiche dei giocatori presenti. Avendo avuto un solo terzino di spinta è normale zoppicassimo, ora con Spinazzola sono riuscito a trovare un certo equilibrio. Vi posso assicurare che hob cambiato molto in una piazza come questa. Difesa a tre? L’ho usata solo una volta a Pescara e abbiamo toppato, non è nelle corde di questa squadra. Ma aspettatevela in futuro anche se non dall’inizio. Obbiettivi? I sogni vanno fatti, ma poi devono scontrarsi con la realtà”.