Branca, una nuova tac per l’ospedale di Gubbio – Gualdo Tadino

GUBBIO – Una nuova Tc multistrato di ultima generazione per l’ospedale di Gubbio – Gualdo Tadino. L’inaugurazione della nuova apparecchiatura, dal costo complessivo di quasi 350mila euro, si è tenuta martedì mattina  nel corso di un incontro al quale hanno partecipato il sindaco di Gubbio Filippo Stirati, il direttore generale della USL Umbria 1 Giuseppe Legato, il direttore sanitario del presidio ospedaliero Teresa Tedesco, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Carlo Colaiacovo, l’assessore regionale alla coesione sociale e Welfare Luca Barberini e la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. Presenti anche Valter Papa, direttore del dipartimento aziendale dei Servizi, e Luciano Sordini, direttore dell’unità operativa di Diagnostica a Branca, che hanno illustrato applicazioni e potenzialità del nuovo strumento. In sala anche il consigliere regionale Andrea Smacchi.

“Ringrazio a nome di tutta l’Azienda la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia – ha dichiarato il direttore generale della USL Umbria 1 Giuseppe Legato – che da anni contribuisce al miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie nel territorio dell’Alto Chiascio attraverso importanti donazioni che hanno permesso all’ospedale comprensoriale di Gubbio-Gualdo Tadino di dotarsi di sempre nuove e aggiornate tecnologie. Particolarmente importante è questa donazione, che ci permette di sostituire uno degli strumenti più utilizzati in ambito diagnostico con una TC altamente innovativa capace di aumentare anche le applicazioni in molti campi”. Il direttore generale ha inoltre annunciato che anche nel 2015 l’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino  ha conseguito risultati di eccellenza in termini di attività, performance e indice di attrazione. Legato è intervenuto anche sulla polemica assenza del sindaco di Gualdo Tadino, non invitato all’inaugurazione. “Chiedo scusa per l’errore”, ha detto. Il presidente della Fondazione Colaiacovo ha ricordato l’importanza della collaborazione della sanità con i privati. Un rapporto che negli ultimi tre anni ha messo a disposizione della sanità un milione e mezzo.

Dal punto di vista tecnologico la nuova macchina garantirà una maggiore velocità nel funzionamento, con riduzione dei tempi di esecuzione degli esami e più brevi tempi di esposizione alle radiazioni per i pazienti e un aumento della qualità delle immagini. Dal punto di vista diagnostico e clinico  con la nuova TAC sarà possibile effettuare esami nuovi ed importanti in una realtà ospedaliera  come quella di Branca, dove sono presenti quasi tutte le specialità e dove si lavora anche in situazioni di emergenza-urgenza dove il fattore tempo è prezioso. Oltre a consentire di espletare  il lavoro di routine,  come le TC del cranio, del collo, del torace, dell’addome superiore, dell’addome inferiore e di tutte le strutture scheletriche (anche con ricostruzioni 3D), la nuova TC consentirà ai radiologi di interagire con  l’attività di diagnostica  interventistica  vascolare   e cardiologica invasiva (coronarografia, angioplastica, ecc.),permettendo di effettuare esami  meno  invasivi   e riducendo la parte  interventistica diagnostica. Nel campo gastroenterologico consentirà l’esecuzione di esami di colonscopia virtuale, mentre in ambito oncologico l’utilizzo di nuovi software di analisi automatica delle immagini permetterà un più facile confronto tra esami effettuati nel tempo da un paziente oncologico, facilitando le misurazioni delle lesioni patologiche che attualmente vengono svolte manualmente dal radiologo durante la refertazione. Potrà inoltre facilitare l’attività interventistica diagnostica o il posizionamento di drenaggi e permetterà di effettuare  anche esami  dinamici  come quelli di perfusione (anche cerebrale ). Considerando che sempre più giovani e bambini vengono sottoposti ad esami TC, sicuramente uno dei vantaggi più importanti della nuova apparecchiatura è la riduzione della dose di raggi X erogati al paziente per  ogni singolo esame  e per ogni tipo di esame.

tac2L’incontro ha fornito l’occasione per parlare della programmazione sanitaria regionale, basata sulla riorganizzazione della rete ospedaliera in base agli standard nazionali  e del potenziamento della sanità territoriale, e del ruolo del presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino, che rappresenta una delle strutture strategiche della regione nell’ambito della rete dell’emergenza-urgenza.  La presidente Catiuscia Marini è entrata nello specifico dei prossimi programmi, ricordando che saranno “programmazione e integrazione” le parole d’ordine che dovranno caratterizzare il nuovo Piano sanitario regionale.  La presidente Marini e l’assessore Barberini hanno entrambi rivolto un sentito e particolare ringraziamento al presidente della Fondazione, Carlo Colaiacovo, sia per la donazione di questa nuova TAC, sia per la collaborazione che vi è stata in questi anni tra Regione e Fondazione.

Per la presidente Marini se l’Umbria ha una sanità di qualità, con i conti in ordine, ed è per il terzo anno tra le tre regioni benchmark per i costi standard, “ciò lo si deve innanzitutto alla sua capacità di programmare le politiche sanitarie. Accanto a ciò – ha aggiunto la presidente – dobbiamo ulteriormente insistere sulle politiche di integrazione sia tra sanità ospedaliera e territoriale, sia tra gli stessi servizi. Vincere questa sfida significa continuare a garantire ai nostri cittadini una sanità pubblica di qualità”. La presidente ha poi particolarmente insistito sul concetto di “organizzazione” dei servizi in ambito sanitario, sottolineando come le attività di “back office” (“tutto ciò che c’è dietro una prestazione sanitaria e che i cittadini molto spesso  non vedono”) sono quelle che poi consentono di raggiungere risultati positivi e dare risposte e prestazioni appropriate ai bisogni di salute del cittadino. La presidente Marini ha anche affermato che nel prossimo futuro sarà sempre più intensa la collaborazione interregionale, soprattutto in sanità, ed ha ricordato che con la vicina Regione Marche l’Umbria ha attivato il primo protocollo d’intesa in Italia per la gestione congiunta del servizio di elisoccorso.

Sullo stessa tema era intervenuto in precedenza anche l’assessore Barberini per il quale lo stesso ruolo dell’Ospedale di Branca potrà crescere in futuro proprio grazie ad una maggiore collaborazione e cooperazione tra le due Regioni: “questo Ospedale – ha affermato l’assessore – , contrariamente a voci che spesso si rincorrono, è e resterà nella rete dell’urgenza-emergenza e la collaborazione con le Marche, e successivamente l’apertura al traffico del tratto umbro della Perugia-Ancona, contribuiranno a rafforzare questo importante presidio sanitario ed ospedaliero”. Infine, l’assessore Barberini ha voluto richiamare  l’attenzione sulla necessità di prestazioni sanitarie che siano sempre più appropriate, non condizionate dalla così detta “medicina difensiva”: “una recente indagine, infatti, ci dice che in Umbria, ad esempio, il livello di  non appropriatezza delle TAC raggiunge il 63 per cento. Un dato sul quale occorre riflettere per poter meglio agire anche con riferimento alla riduzione della liste d’attesa. Fenomeno per il quale è stato fatto molto, ma sul quale dobbiamo ancora lavorare”.

 

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