Elettrocarbonium, la proprietà non ci sta e ribatte alla Regione: “Noi abbiamo rispettato gli impegni”
NARNI – Alla proprietà di Elettrocarbonium-Sgl non è andata giù la presa di posizione della Regione sul futuro industriale del sito, che ieri d’intesa con il Comune di Narni, ha chiesto l’apertura di un tavolo al Mise.
In un lungo comunicato sottolinea che “a quasi un anno dalla nascita di Elettrocarbonium, la Morex (azienda barese che un anno fa ha acquisto gli asset della ex Sgl Carbon, ndr) ha rispettato gli impegni presi al momento della firma degli accordi” e quindi auspica che “le istituzioni siano in grado di trasformare le dichiarazioni d’intenti in fatti concreti.
In particolare – spiega il comunicato – la nuova proprietà dell’azienda narnese “ha fatto ripartire l’attività riassumendo 65 persone, ha acquistato la materia prima per evadere i primi ordini del 2016 per un valore di circa 2 milioni di euro, ha fatto accordi commerciali sino al 2018, ha creato le condizioni per avere, entro giugno 2016, l’intera produzione ‘in house’, ponendo le basi per aumentare il fabbisogno occupazionale, ha contrattualizzato la costruzione di una centrale a turbogas utile al parziale fabbisogno energetico dello stabilimento, ha complessivamente impegnato per la “ripartenza” dello stabilimento circa cinque milioni di euro”.
“Tutto questo – prosegue la nota di Morex – a dimostrazione delle reali intenzioni della proprietà di Elettrocarbonium”, che esprime “profonda amarezza” sull’epilogo delle trattative fra la Sgl Carbon e gli enti locali, “mostratisi incapaci di giungere ad una positiva conclusione del progetto”.
Secondo la proprietà, sono mancati “il coraggio e la determinazione nel sostenere, da parte di chi ne aveva la responsabilità, il progetto di Elettrocarbonium che non solo rappresenta un’eccellenza nel suo settore, ma, soprattutto, produce reddito per quasi un centinaio di famiglie e ha costituito l’unico momento di concretezza in un contesto di vuoto strategico e decisionale”.
Elettrocarbonium “ha ricevuto dalla Regione 140mila euro per le assunzioni”, precisa la proprietà, mentre “non ha ricevuto il milione e 400 mila euro finalizzati alla realizzazione di alcuni degli investimenti programmati dall’azienda a causa delle tempistiche non coincidenti tra scadenza del bando e il tempo utile ad acquistare ed implementare all’impianto i macchinari necessari”.
Inoltre “ha dovuto subire (in qualità di terza parte spettatrice) la mancata approvazione dell’accordo di programma a seguito della non accettazione in sede di conferenza di servizi del progetto di bonifica presentato da Sgl”.
“Ci aspettiamo – conclude la proprietà del sito narnese – che tutti facciano realmente la loro parte affinché vengano rimossi gli elementi di incertezza che ancora impediscono la finalizzazione dell’operazione, nel rispetto di chi ha investito tempo e risorse nel progetto Elettrocarbonium per salvare una eccellenza italiana e nel rispetto di chi lavora in azienda con serietà e competenza”.