Spoleto, inaugurata la Casa di accoglienza “Guido Minestrini” per i senza tetto
SPOLETO – Inaugurata la nuova struttura di Pronta Accoglienza per i senza tetto in piazza Garibaldi. Alla cerimonia c’erano il sindaco Fabrizio Cardarelli, il presidente del Consiglio comunale Giampiero Panfili, il vicesindaco e assessore al sociale Maria Elena Bececco, l’Arcivescovo della diocesi Spoleto-Norcia S.E. Mons. Renato Boccardo e il vicepresidente della cooperativa Il Cerchio Costantino Cacciamani.
Grazie ad un lascito della famiglia Minestrini (all’ingresso della struttura è stata apposta una targa in memoria di Guido Minestrini), il Comune di Spoleto e la cooperativa sociale Il Cerchio hanno potuto avviare un progetto innovativo per il territorio di Spoleto, che si avvarrà della collaborazione dell’associazionismo e del volontariato locale, come la Caritas e la Croce Rossa Italiana, presente alla cerimonia con un folto numero di volontari. La struttura dispone di un totale di 6 posti letto (una camera da letto singola, una doppia e una tripla), tutta l’attrezzatura per la gestione da parte dell’operatore della colazione (cucina con piano cottura, elettrodomestici, dispensa, tavolo, sedie, stoviglie) e 2 bagni.
“Vicino al nome di mio padre – sono state le parole di Laura Minestrini subito dopo la scopritura della targa – aggiungo idealmente quello di mia madre Sandra Palmieri, che ha dedicato al volontariato tutta la sua vita. La nostra non è stata filantropia, è stato un percorso di fede e di amore verso il prossimo”. “Questa struttura è dotata di sei posti letto – ha spiegato il Vicesindaco Bececco – Inizialmente garantirà un rifugio notturno, dando la possibilità alle persone che ne hanno bisogno di avere a disposizione un riparo per la notte. È un risultato molto importante per la nostra città, un segno di dignità e di civiltà”.
“La famiglia Minestrini ha dato dimostrazione di grande generosità. Il livello di civiltà di una comunità si misura anche dalla capacità di aiutare i più deboli – ha ribadito il Sindaco Cardarelli –è un impegno che abbiamo assunto fin dall’inizio e che, grazie alla strettissima collaborazione con la Diocesi e con la Caritas stiamo portando avanti con convinzione. Non dobbiamo entusiasmarci troppo per il risultato raggiunto, ma è certo che oggi un piccolo segnale l’abbiamo dato per dimostrare l’amore di questa città verso il prossimo. Ringrazio le forze dell’ordine, che ci sono sempre molto vicine e la cooperativa Il Cerchio, che con la sua collaborazione ha reso possibile l’apertura di questa struttura”. “Questi gesti, anche se piccoli, aiutano a contrastare l’egoismo e la superficialità – ha dichiarato Mons. Boccardo dopo la benedizione – Le parole del sindaco sono state molto importanti perché questo è un vero segno di civiltà. Non sempre si riesce a fare tutto perché i bisogni sono tanti, però unendo le forze è possibile dare risposte efficaci. La misericordia d’altronde non è un concetto astratto, ma è qualcosa di molto concreto che possiamo toccare con mano: questa struttura è un segno di misericordia”.
“Abbiamo pensato questo servizio insieme al Comune di Spoleto, presentando come cooperativa un progetto al Ministero il cui finanziamento permetterebbe di ampliare i servizi della struttura – sono state le parole di Costantino Cacciamani, vice presidente della cooperativa Il Cerchio –Auspichiamo che questa rete collaborativa, di cui ci sentiamo parte, continui a lavorare come fatto fino ad oggi, anche per poter offrire un servizio più articolato che vada oltre l’accoglienza notturna”.