Cultura, nascono le “Residenze artistiche”
PERUGIA – Anche l’Umbria ha le sue “Residenze artistiche”, luoghi dove andrà in scena il confronto tra giovani artisti umbri e non. La presentazione di questa iniziativa è avvenuta nel complesso dell’ex ospedale Fatebenefratelli, alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura, Fernanda Cecchini. Illustrati anche i programmi che verranno realizzati nell’ambito di un progetto triennale cofinanziato dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e dalla Regione Umbria.
“È una novità importante nel panorama regionale delle attività di teatro e danza. L’Umbria – ha spiegato l’assessore – ha pertanto aderito convintamente al progetto interregionale con cui si concretizza l’intesa sancita con il Governo e con il quale Regioni e Province autonome, grazie a un cofinanziamento del Ministero dei beni e delle attività culturali, si sono prefisse di sviluppare e consolidare esperienze e sistemi regionali delle Residenze, cioè spazi di creazione artistica e di programmazione culturale del territorio, gestiti da un soggetto professionale della produzione o della programmazione dello spettacolo dal vivo, che siano luogo di diffusione della conoscenza e della cultura in stretto legame con la comunità di riferimento e il patrimonio culturale del territorio”.
La Regione ha quindi emanato un avviso pubblico per la creazione di un sistema delle Residenze artistiche umbre, con una dotazione finanziaria complessiva per il 2015 (la programmazione terminerà il 31 marzo 2016) di 205.000 euro, di cui 123.000 euro a carico del bilancio regionale e 82.000 euro di cofinanziamento statale. Sono stati coinvolti soggetti che operano nel campo del teatro e della danza, con particolare attenzione alle compagini giovanili radicate nel territorio, allo scopo di creare una sinergia che permetta di rafforzarne la capacità produttiva e di ospitalità collaborando anche con compagnie teatrali e di danza professioniste, conosciute in Italia e all’estero. Sono state così selezionate le cinque Residenze artistiche del sistema umbro: Centro teatrale umbro, con sede a Gubbio e fondato nel 2000 per lo sviluppo di un teatro d’innovazione; Indisciplinarte srl – Associazione Demetra a Terni, con la prima che è una delle poche società di capitali che opera nel settore della cultura e la seconda che si occupa di giovani, cultura e partecipazione e promuove il bando “Nutrimenti”; La MaMa Umbria International, residenza artistica e centro studi internazionale fondata da Ellen Stewart nel 1990 a Spoleto. Completano il sistema umbro la Residenza multipla fra Zoe Teatro (capofila) – La società dello spettacolo – Coop Gecite (Spazio Zut) a Foligno e la Residenza multipla Corsia Of che raggruppa compagnie teatrali del perugino (Microteatro; Occhisulmondo; Compagnia degli Gnomi; Compagnia Art/Niveau; Uthopia Teatro). Ospiti di quest’ultima e presentati in occasione della conferenza stampa sono stati per una quindicina di giorni attori e regista della Compagnia Molière Sorbonne, nata per iniziativa dell’Università “La Sorbonne” per far conoscere la prestigiosa istituzione in Francia e nel mondo come luogo di creazione artistica. Durante la residenza a Perugia, con un lavoro che si è svolto tra il Museo civico di Palazzo della Penna, gli spazi dell’ex Fatebenefratelli, del Teatro di figura umbro e il Centrodanza, sono state elaborate due performance da “Il combattimento di Tancredi e Clorinda” di Monteverdi, ispirate da Perugia e dalle opere di giovani artisti di Youth Capital che ne fanno da scenografia.
I programmi di Residenza artistica approvati dalla Regione, integrati nei sistemi culturali e sociali locali, è stato sottolineato durante la presentazione, interverranno in modo significativo da un lato a stabilire un rapporto creativo e attivo tra gli artisti e il territorio di riferimento, dall’altro a valorizzare le funzioni dei luoghi dello spettacolo quali spazi aperti alle comunità locali e di aggregazione sociale, facendone dei veri e propri “presidi culturali”. Verrà inoltre così riequilibrata l’offerta sul territorio regionale, favorendo la circolazione delle idee e dei progetti e agevolando il contatto con un pubblico eterogeneo. La mobilità, è stato detto, rappresenta per artisti e operatori dello spettacolo dal vivo una parte essenziale della loro carriera professionale: per questo si è ritenuto fondamentale, attraverso la creazione di questo “network” pensato in chiave internazionale, di sviluppare il confronto del processo creativo di giovani artisti umbri con quelli di altri luoghi e culture, in maniera da ampliare gli orizzonti, estendere la rete di contatti e incidere positivamente sulla produzione delle opere. “Con questo progetto – ha concluso l’assessore Cecchini – attraverso la valorizzazione e la pratica delle espressioni artistiche mettiamo a disposizione anche uno strumento che potrà creare nuova occupazione per i giovani”.