Ternana – Modena 2-1 (risultato finale). Janse e Furlan regalano alle Fere tre punti d’oro
SECONDO TEMPO – Bisognava a tutti i costi sfruttare la superiorità numerica e così è stato. È finita 2-1 per la Ternana, che raggiunge quota 30 in classifica e compie un significativo balzo in classifica. L’autore del gol vittoria è stato Federico Furlan, che al 58′ è lesto a girare di testa un cross di Zanon e a fare gioire il pubblico del Liberati. Il quintultimo posto è a 5 punti, ma questo successo è davvero di platino specie sul piano psicologico.
PRIMO TEMPO – È terminato 1-1 il match nella prima frazione, con il Modena che è riuscito a pareggiare pur con l’uomo in meno. Provedel, portiere dei gialloblu, è stato espulso per aver steso Furlan in uscita lanciato a rete. Le reti: Al 33′ Fere in vantaggio con Janse, bravo ad inserirsi su un passaggio in profondità di Avenatti e a battere Manfredini. Passano solo quattro minuti e i canarini pareggia con un colpo di testa di Stanco bravo ad anticipare la marcatura di Meccariello. Servirà una spinta maggiore per portare a casa tre punti importantissimi.
Ternana (4-2-3-1): Mazzoni; Zanon, Gonzalez, Meccariello, Vitale; Busellato, Zampa; Janse, Falletti, Furlan; Avenatti.
All.Breda
Modena (4-3-3): Provedel; Calapai, Marzorati, Gozzi, Rubin; Galloppa, Bentivoglio, Belinghieri; Nardini, Stanco, Luppi.
La Ternana, dopo la sconfitta a testa alta contro il Cagliari, è pronta a tornare a giocare di fronte ai propri tifosi. Di fronte c’è il Modena, altra squadra piuttosto pericolante, che ha 25 punti, uno in più della zona playout e due in meno delle stesse Fere, ferme a 27. Quella di oggi quindi è l’occasione giusta per riprendere il filo della vittoria e magari vendicare il ko dell’andata che scatenò le prime rimostranze stagionali di Longarini e costrinse l’allora tecnico Domenico Toscano alle dimissioni. Questa volta però c’è Breda in panchina e si presuppone che la storia sia diversa. Saranno 90′ vibranti, visto che in palio ci sono punti davvero pesanti per la classifica di entrambe le squadre. La vicenda Acri deve necessariamente rimanere fuori dalle dinamiche del campo, le uniche che contano.