Multinazionali: sviluppo sostenibile e tutela dell’occupazione

Multinazionali: sviluppo sostenibile e tutela dell’occupazione
Cgil, Cisl e Uil Umbria e le categorie degli elettrici Flaei Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil Umbria sono d’accordo con le linee dettate dall’Europa nel perseguire una crescita sostenibile, attraverso lo sviluppo di un’economia più verde e più efficiente, ma non con il perseguimento del profitto “a tutti i costi” da parte delle multinazionali a discapito dell’occupazione e dello sviluppo industriale del territorio. No, all’abbandono dell’Umbria da parte di Enel S.p.A., che sta smantellando gradualmente l’impianto a carbone di Bastardo e la centrale a turbogas di Pietrafitta. La regione rischia di perdere energia e strategicità produttiva se non saranno presentati piani di riconversione e sviluppo per le due realtà produttive umbre. Il processo di dismissione, a loro dire è già iniziato e chiedono il sostegno da parte delle istituzioni, affinché Enel S.p.A. proponga progetti concreti di rinnovamento e investimento tecnologico per salvarle. Gli impianti, rientrano nel progetto proposto da Enel a livello nazionale, chiamato “Futur-E” che prevede un percorso decisionale condiviso tra istituzioni e comunità locali per studiare ipotesi di riconversione o riqualificazione. Il mercato spinge le multinazionali a investire dove c’è domanda occorre quindi, una politica unitaria e mirata di sviluppo energetico, volta a proteggere i lavoratori, il lavoro indotto e gli interessi della comunità. Un indotto occupazionale che si aggira intorno alle duecento persone, oltre ai sessantanove dipendenti di Bastardo e ai trentanove di Pietrafitta, ma considerate due realtà ormai fuori mercato. Questo, quanto emerso ieri, durante la conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Cgil di Perugia. Secondo i sindacati, questa fase rappresenta l’inizio di un confronto concreto in cui ognuno dovrà fare la propria parte per riqualificare queste due centrali. La Regione dell’Umbria dal canto suo, ha individuato il “metodo”, un accordo che dovrà essere riempito di contenuti con un processo d’investimenti concreti da parte di Enel S.p.A., per la riqualificazione, solo allora si potrà parlare anche di “merito”. Filctem, Flaei e Uiltec già da ieri, hanno tenuto una prima assemblea dei lavoratori di Bastardo e poi una a Pietrafitta nella giornata di lunedì. Per questo i sindacati, in maniera unitaria, dicono no alle scelte che progressivamente stanno, depauperano due realtà produttive e un intero territorio. Questo anche perché l’intera collettività ha da riscuotere un credito dalla multinazionale Enel”.
Amantine

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