Provincia di Terni, le Rsu tornano alla carica: “A rischio edilizia scolastica, strade e ambiente”
TERNI – Chiedono di salvaguardare i servizi fondamentali, in grave rischio, e la piena occupazione del personale rimasto, circa 185 unità delle 341 iniziali, i dipendenti della Provincia di Terni preoccupati per le prospettive dell’ente.
La rsu ha sottolineato le difficoltà dell’amministrazione provinciale – alle prese con un disavanzo di 4 milioni e mezzo di euro da ripianare in minimo dieci anni – nel garantire servizi come l’edilizia scolastica, la manutenzione delle strade e la salvaguardia ambientale.
Su questo ultimo fronte la rsu ritiene “illegittima la scelta dell’inserimento del personale della polizia provinciale nel portale della mobilità”.
E’ necessario e urgente – ha detto il portavoce dei lavoratori Matteo Stoico – approfondire tali problematiche anche alla luce della scadenza del portale indicata dalla Funzione pubblica per il 19 febbraio”.
Inoltre, si legge in un documento diffuso dalla stessa rappresentanza sindacale, i lavoratori si chiedono se “le
problematiche di bilancio rischiano di far ridurre la percentuale della spesa del personale con la possibilità di
altri eventuali colleghi in esubero” e se “sono a rischio gli stipendi”.
“Sorprendono – dice la rsu – le motivazioni che hanno portato la Provincia di Terni al pre-dissesto nonostante l’ente sia stato sempre virtuoso, in particolar modo per le spese del personale. Come mai una così diversa condizione con la Provincia di Perugia che invece ha chiuso il bilancio? In che misura la Regione ha contribuito con propri trasferimenti alla chiusura del bilancio di Perugia e in che misura per Terni?”. A Provincia e Regione i lavoratori chiedono infine “di assumersi la piena responsabilità politica delle scelte necessarie a scongiurare la lenta agonia dell’ente e il degrado dei servizi al territorio ternano”.