Elettrocarbonium, approvata la bonifica da 7,2 milioni. Tra licenziamenti e l’ombra della “cassa”, lo sciopero ad oltranza

TERNI – La conferenza dei servizi ha approvato la bonifica da 7 milioni e 200mila euro in continuità produttiva del sito di Elettrocarbonium. Una conferenza che i sindacati e i lavoratori questa mattina hanno provato a rinviare ma non sono stati ricevuti per cui hanno dato vita a un presidio in piazzale Bosco. I sindacati avrebbero voluto rappresentare la situazione dello stabilimento in cui da due settimane gli impianti sono fermi e anche l’ultima doccia fredda arrivata ai lavoratori. Ieri sera sono arrivate infatti le lettere di licenziamento per 9 dei 10 assunti lo scorso dicembre che in “soldoni” significa fermare due reparti.
Negli uffici della Regione la conferenza dei servizi è andata avanti per tutta la mattina fino ad arrivare nel primo pomeriggio ad approvare il piano di bonifica in continuità produttiva. Presente anche il liquidatore di Sgl Carbon, Marco Petrucci che – tra l’altro – aveva posto come condizione per tornare al Mise, proprio l’approvazione del progetto di bonifica. Al momento però non è arrivata ancora alcuna convocazione dal ministero. I lavoratori continuano – anche per questo – a scioperare: lo sciopero fissato fino alle 6 di martedì è stato infatti prorogato ad oltranza.
Intanto all’orizzonte si profila l’ombra della cassa integrazione. L’amministratore delegato di Elettrocarbonium sta chiedendo ai sindacati di andare a Roma il primo marzo per firmare l’ammortizzatore sociale.

 

 

 

 

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