Perugia, la Camusso in piazza per la reversibilità. Perugina e Polizia provinciale sotto osservazione
PERUGIA – Manifestazione per difendere la pensione di reversibilità a Perugia con tutti i sindacati in piazza, alla presenza di Susanna Camusso, segretaria nazionale della Cgil.
“Sulle pensioni non pensino che ci fermeremo, saremo come la goccia che scava la roccia”: con queste parole Susanna Camusso ha concluso la manifestazione in piazza Italia a Perugia con la quale i tre sindacati hanno voluto rimettere sotto i riflettori la questione pensioni, sulla quale “le tante promesse del governo – ha detto il segretario generale della Cgil – non sono state mantenute”. Camusso, ha quindi chiesto all’esecutivo di “aprire in fretta il confronto sulle pensioni”, in assenza del quale “continueremo ad essere nelle piazze e a portare avanti la mobilitazione”. Da segnalare anche il messaggio che Susanna Camusso ha voluto rivolgere ai lavoratori della Perugina, in sciopero, e a quelli della Polizia Provinciale di Perugia, che da diversi giorni stanno occupando la sala del Consiglio. “Cosa abbiamo fatto di male per meritare questa incertezza?”, hanno detto alla Camusso i lavoratori della Polizia Provinciale. “Abbraccio i dipendenti della Provinciale – ha detto la segretaria della Camera del lavoro – a cui è stata promessa un’operazione che avrebbe dovuto difenderli e invece si trovano in un portale, in una terra di nessuno rispetto alla quale gli impegni presi non si traducono in realtà”.
La manifestazione di Perugia, davanti a diverse centinaia di lavoratori, pensionati e studenti, ha visto, oltre a quello di Camusso, gli interventi di Francesco Ciurnella, segretario generale della Uilp Uil, di Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia e di Ulderico Sbarra, segretario generale della Cisl dell’Umbria. Interventi che hanno sottolineato come anche nella regione siano molto pesanti ed evidenti gli effetti della riforma Fornero, così come è forte la preoccupazione per i possibili effetti di interventi sulle pensioni di reversibilità, che in Umbria interessano un numero molto consistente, soprattutto di donne.