Perugia, il Sant’Elia è tabù da quasi trentuno anni..
Un digiuno lungo trentuno anni. E’ infatti dalla stagione 1985/86 che il Perugia allora allenato da Massimo Giacomini prima e da Giampiero Molinari poi (vice di quest’ultimo) non riesce a violare il Sant’Elia. Quell’anno bastò un gol segnato da De Stefanis dopo appena quattro minuti per portare a compimento la missione. Non è stata una stagione positiva per il Grifone, che non solo retrocesse in C1, ma venne addirittura declassata in C2 per il secondo scandalo del Totonero. Ripercorrendo ora la storia recente di questo confronto, l’ultima volta che le due formazioni si incrociarono su il 1999/2000. Era il Grifo degli ex Carlo Mazzone e, guarda caso, Pierpaolo Bisoli, da poco orfano di Nakata, passato a suon di miliardi di vecchie lire alla Roma. E proprio il tecnico di Trastevere sognava di fare lo sgambetto alla squadra che aveva portato in Coppa Uefa nel 1993, ma fu un fuoco di paglia: una doppietta di Berretta in nove minuti rovesciò lo svantaggio iniziale siglato da Amoruso su rigore (foto d’archivio). Un anno positivo per il Perugia, che si salvò con diverse domeniche di anticipo, ma catastrofico per il Cagliari, ultimo e retrocesso senza appello sotto la guida dapprima di Tabarez e poi di Ulivieri. Infine ricordiamo il 2-2 del 1998/99 (serie A, con salvezza per entrambe), lo 0-0 del 1997/98 (serie B, con tutte e due le squadre che alla fine gioirono) e il 2-1 cagliaritano del 1996/97 (serie A, con umbri e sardi che retrocessero seppur con modalità diverse). Bilancio finale: 9 successi del Cagliari, 7 pareggi e 4 vittorie del Perugia. Sarebbe ora di invertire la rotta, ma non sarà facile per le varie problematiche che il Grifo sta attraversando, infortuni su tutti.