Tra storia, tradizione e fede il venerdì santo della Fascia appenninica

GUBBIO – La rievocazione della Passione di Cristo inizia alle 19 dalla chiesa di Santa Croce. Il corteo, secondo la tradizione che non ha mai conosciuto soste, è aperto da Confratelli vestiti di sacco che suonano le “Battistrangole” e altri che portano in mano un teschio che simboleggia il Golgota. Sfilano poi i simulacri del Cristo morto e della Madonna addolorata, realizzati sotto forma di pregevoli sculture lignee dell’artigianato locale. Dietro alle statue i cantori del “Miserere”. Grandi fuochi vengono accesi lungo il percorso.

Anche quella di Gualdo Tadino è una importantissima processione, costituita da 14 quadri e almeno 100 personaggi. E’ una tradizione che si ripete dal medioevo ed è tramandata dalla Confraternita dei Raccomandati. I figuranti sfileranno lungo le vie del centro storico, accompagnate dal Cantico delle Laudi Sacre. Processione storica, che coinvolge tutto il territorio comunale a Fossato di Vico. La partenza è prevista al “Forno” per la rievocazione dell’Ultima Cena alle 20.30. Alle 22.30 si proseguirà per la “Processione”, a cura della Confraternita di San Sebastiano. Suggestiva la rievocazione di Sigillo, con la rappresentazione della Passione, ripercorrendo per le vie del paese il calvario di Gesù.

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