I comuni di Foligno e Bevagna aprono una casa famiglia per disabili soli
FOLIGNO – Una casa famiglia e una fattoria per accogliere disabili rimasti soli, che avranno così la possibilità di vivere in una comunità educativa che richiama la famiglia. Si tratta di un intervento innovativo di residenzialità attivato dai comuni di Foligno e Bevagna, attraverso il progetto “Casa famiglia dopo di noi”. L’iniziativa, pensata da associazioni e famiglie del territorio, parte dal fatto che il Comune di Foligno è proprietario di un immobile e di terreni che ricadono nel territorio comunale di Foligno e Bevagna. L’edificio è oggetto di un intervento di recupero e miglioramento sismico per una spesa complessiva di 530mila euro (430mila dalla Regione dell’Umbria e 100mila con fondi del Comune di Foligno). Il Comune di Foligno si è impegnato a completare entro il 2016 il primo stralcio dei lavori con la realizzazione delle opere di finitura esterna per un importo complessivo di oltre 171mila di cui 139mila dal finanziamento regionale e 31mila di fondi del bilancio comunale e a predisporre il progetto preliminare di adeguamento dell’immobile. Il Comune di Bevagna si impegna a recepire la variante al programma di fabbricazione determinata dall’approvazione del progetto preliminare.
Il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha detto che “si tratta di un giorno importante perché si viene incontro alle esigenze di tanti disabili che potrebbero non avere un adeguato sostegno una volta venuti meno i parenti stretti. La prospettiva, considerato che c’è molto terreno intorno, è quello di realizzare, oltre ad un centro diurno, una sorta di fattoria sociale”.
Per Analita Polticchia, sindaco di Bevagna, “si è sempre mostrata grande attenzione alle problematiche sociali del territorio con l’obiettivo di dare dignità alle persone”.
Sono intervenuti anche Massimo Catarinucci, presidente della polisportiva disabili, ed Emanuela Baroni, presidente dell’associazione di Foligno, “Dopo di noi insieme a noi” ringraziando per l’avvio dell’iniziativa. “Questo accordo dà credibilità a questo progetto – ha detto la Baroni – che è innovativo ed unico in Italia”.