Stalking e mobbing in aumento: vittime le donne
PERUGIA – Sono in aumento i casi segnalati di mobbing e stalking allo Sportello dedicato ai due fenomeni e nato nel 2012 dalla collaborazione fra la Provincia di Perugia e l’Adoc (Associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei cittadini). Questa mattina nella sala Pagliacci del palazzo di Piazza Italia il vicepresidente della Provincia e il presidente regionale Adoc, Angelo Garofalo, hanno presentato il resoconto dell’attività svolta in questi anni, sottolineando l’importanza di far conoscere ai cittadini l’esistenza di questo servizio gratuito dove trovare informazioni e assistenza con esperti in materia.
Per quanto riguarda il fenomeno del mobbing le richieste di aiuto pervenute allo Sportello nel suo primo anno di attività sono state 144, passate nel 2013 a 179 e nel 2014 a 189. Fa eccezione l’anno 2015 quando si è verificato un lieve calo (178 le denunce registrate).
Le chiamate arrivate per i casi di stalking, invece, nel 2013 sono state 81, salite nel 2014 a 92 per arrivare a 103 richieste nel 2015. Un trend confermato anche in questi primi quattro mesi del 2016, dal momento che sono già 58 le denunce per mobbing e 32 quelle per stalking.
Da sottolineare che si tratta prevalentemente di fenomeni che vedono come vittime le donne, soprattutto per lo stalking come risulta anche dai dati dell’anno in corso, che vedono solo 3 uomini essersi rivolti allo Sportello a fronte di 29 donne. Lo Sportello antistalking e mobbing è attivo a Perugia, presso lo sportello del cittadino della Provincia in piazza Italia, tutti i martedì dalle ore 15.00 alle 17.30 e a Foligno in via Umberto I 48 il martedì dalle 16.00 alle 18.30. L’obiettivo di questo servizio è quello di dare assistenza legale e supporto psicologico a tutti coloro che ritengono di essere vittime di stalking e mobbing.
“Parliamo di fatti gravi – ha detto il vicepresidente della Provincia – che spesso per paura non vengono denunciati, in altri casi le persone colpite non sanno a chi rivolgersi e nel 90% delle circostanze le vittime sono donne. Il lavoro svolto dallo Sportello è delicato e molto importante, va pubblicizzato per spingere chi ne avesse bisogno a utilizzarlo”. Il presidente dell’Adoc ha sottolineato la necessità di una sensibilità da parte delle istituzioni verso questi argomenti.
“L’Umbria – ha ricordato Garofalo – è una delle poche regioni ad avere una normativa sul mobbing, ma è importante arrivare a una legge nazionale per creare una cultura del rispetto. Per quanto riguarda lo stalking, invece, troviamo una legge nazionale che funziona dal 2009, ma la stessa andrebbe integrata creando percorsi ad hoc per lo stalker”.
All’incontro hanno partecipato anche la psicoterapeuta Foteini Giochtsi e gli avvocati Francesco Pavone e Paola Jole Spinelli a loro volta impegnati nelle attività degli Sportelli.