Tre Valli, presidente Fondazione Cassa risparmio: “La Regione si dia una mossa invece di dare la colpa a Spoleto”

SPOLETO – Qualche giorno fa l’assessore regionale Giuseppe Chianella aveva liquidato le sollecitazioni sulla Tre Valli fatte dal sindaco Cardarelli a Palazzo Donini replicando che sul mancato completamento dell’opera ci sono responsabilità anche a Spoleto “che deve ancora decidere se investire sul potenziamento della Flaminia o sulla Tre Valli”.

E così sulla Tre Valli sono partite nuove polemiche, con gli spoletini che non hanno per nulla apprezzato le parole dell’assessore. Non ci stanno gli abitanti della città del festival a sentirsi dire dalla Regione che il mancato completamento dell’opera sia addebitale, anche solo in parte, alla loro incapacità decisionale. Ma chi proprio non ha digerito le esternazioni di Chianella è stato Sergio Zinni, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, che sul progetto ha direttamente investito.

“È davvero singolare – ha detto il presidente Zinni per conto della Fondazione Cassa di Risparmio – che qualcuno pensi che a Spoleto si porti l’anello al naso, ignorando la storia di questa città e l’articolato e lungo percorso che ha portato alla progettazione della Tre Valli, quale infrastruttura necessaria ad evitare l’isolamento dell’Umbria meridionale, creando un collegamento trasversale tra il Tirreno e l’Adriatico. Un progetto fortemente voluto non solo da Spoleto, ma anche da parte di imprenditori, associazioni, enti ed istituzioni del più ampio territorio perugino e ternano. Un progetto finanziato per la prima volta anche da privati consapevoli dell’importanza strategica per lo sviluppo dell’intera regione. Ha carattere prevaricatorio il tentativo di ribaltare sugli spoletini la mancata realizzazione della Tre Valli, in quanto è notorio che lo strabismo di alcuni settori politici a favore di altre realtà ha penalizzato e sta svilendo un’opera che, collegando la Valle Umbra con la Valle del Tevere, innestandosi nei pressi di Acquasparta alla quattro corsie E 45 ed al raccordo autostradale Terni-Orte, crea le condizioni per una trasversale di collegamento di grande rilievo, con importanti conseguenze per un riequilibrio territoriale e per le interconnessioni della viabilità di tutto il comprensorio spoletino, ternano, marchigiano e laziale”.

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